NOCI – Può apparire impopolare celebrare le istituzioni. Nella perdurante stagione di attacchi e di denigrazioni – aggrumati in quello strano sentimento chiamato antipolitica – che hanno messo in crisi i valori fondanti della convivenza civile e dello Stato, oggi celebrare la Repubblica può risultare un vano tentativo di riempire un recipiente bucherellato: non ci riuscirà di trattenere l’acqua da bere.
Ma se i nostri genitori, Settant’anni fa, hanno scelto la Repubblica vuol dire che operarono una scelta di futuro. In quel frangente, gli italiani si erano da poco lasciati alle spalle le lacerazioni ed i lutti della Guerra, convivevano con le macerie nelle città devastate, soffrivano la povertà e l’umiliazione. Prevalse la responsabilità. Occorreva segnare una svolta: la democrazia. Prevalse il desiderio di libertà. Nel 2016, infatti, la libertà va declinata al plurale, quale sintesi di possibilità, di opportunità, di volontà.
Oggi la libertà deve esserci ancora più cara di ieri. La stessa Costituzione è messa a rischio. Difendiamola. E ricordiamo anche il significato di unità nazionale rappresentato dal suffragio universale: nel 1946 le donne insieme con gli uomini nei seggi a votare. I grandi passi della Libertà. Appello ad onorare la Libertà: col buon esempio, ridando onore alla coerenza, alla legalità.
Ci piace festeggiare il 2 Giugno.
PIERO LIUZZI
Senatore della Repubblica