NOCI – Nel 1976 alcuni giovani operatori culturali martinesi si proposero d’affrontare un interessante filone di ricerca all’epoca affatto inedito: il territorio rurale della Murgia dei Trulli nei suoi sfaccettati aspetti storici, architettonici, ambientali e demologici.
Quest’equipe informale, cui aderirono sempre più ricercatori, assunse la denominazione Gruppo Umanesimo della Pietra, mutuata da un’espressione coniata da Leonida Repaci (1898-1985), che così aveva definito il singolare paesaggio antropizzato della subregione pugliese, denominata nel 1908 Murgia dei Trulli dal geografo Carlo Maranelli (1876-1939) .
Nel pomeriggio del 3 novembre 1977, pertanto, avviarono la prima operazione programmata, ossia la sistematica catalogazione delle masserie dell’agro di Martina Franca; i lavori, conclusisi dopo sei mesi di ricerca sul campo, permisero di rilevare duecentocinquantaquattro complessi storici, immortalati in circa cinquemila diapositive a colori da Riccardo Ippolito.
Queste vennero, successivamente, presentate con enorme successo in tre manifestazioni pubbliche presso la Biblioteca Isidoro Chirulli con il patrocinio della Consulta Comunale per le Attività Culturali dell’Amministrazione di Martina Franca.
Era la prima volta in assoluto che in Puglia s’operava una catalogazione delle emergenze architettonico-ambientali di un territorio omogeneo e, soprattutto, che si verificavano i rapporti d’interdipendenza fra città e campagna.
Si produssero nel corso dei lavori, oltre alla schedatura fotografica del fenomeno masserizio, un cortometraggio della durata di 45 minuti, una serie di audiovisivi e, in particolare, una pubblicazione, Riflessioni-Umanesimo della Pietra (luglio 1978), che, sebbene limitata nell’analisi al territorio di Martina Franca, riscosse subito successo nei centri contermini di Mottola, di Noci e d’Ostuni e venne apprezzata da celeberrimi uomini di cultura, quali il gallerista d’arte Guido Le Noci (1904-1983) e l’uomo di spettacolo Paolo Grassi (1919-1981), nonché da non pochi docenti universitari italiani.
A ricordo del quarantennale dell’inizio delle attività il Gruppo Umanesimo della Pietra ha voluto riproporre in cartolina la prima delle otto diapositive riprese a Masseria Ermellino, allegata al questo comunicato.
Quest’immagine è stata realizzata in bianco/nero, in quanto è, ormai, diventata color del tempo, essendo stata più volte proiettata e stampata, nonché proposta come immagine simbolo della manifestazione Murgia dei Trulli – Insediamenti ed ambiente, svoltasi il 23 settembre 1983 nel Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica, organizzata dall’Associazione Regionale Pugliesi di Milano su invito dell’Amministrazione Comunale del capoluogo lombardo.
Per la copertina del quarantesimo numero dell’annuario Riflessioni (luglio 2017) la fotografia del portale della corte di Masseria Ermellino è stata riprodotta nella pregevole elaborazione grafica dall’architetto Alessandra Massafra.
Nel corso della sua attività il Gruppo, operante su scala interprovinciale, ha intessuto stretti rapporti di collaborazione con facoltà universitarie italiane e no, con altre associazioni culturali, con enti locali, con gruppi d’opinione, con club service, con il mondo della scuola e dell’imprenditoria, facendo valicare ben presto i confini regionali al suo discorso di valorizzazione e di tutela delle emergenze storiche, architettoniche e ambientali della Murgia.
Il Gruppo Umanesimo della Pietra è, oggi, un’associazione no profit, iscritta al n. 1107 del Registro Regionale del Volontariato della Regione Puglia, strutturata come centro studi, diviso in diversi sezioni interagenti, che s’occupano di storia, di storia dell’arte, di architettura, di agricoltura, di zootecnia, di botanica, di zoologia, di tradizioni popolari, di gestione dell’ambiente, di paesaggio, di musica, di arti figurative, di turismo culturale, di scuola.
Ha corrispondenti in trenta comuni pugliesi e un’efficiente rete di distribuzione delle proprie pubblicazioni, edite da Artebaria s.r.l. di Martina Franca.
Il Gruppo ha al suo attivo numerose pubblicazioni, raccolte in collane tematiche, oltre a diverse cartelle d’arte e tre corpose riviste annuali:: Riflessioni (dal 1978), Verde (dal 1985 al 1996) e Città & Cittadini (dal 1995).
I soci, i responsabili dei diversi settori di ricerca del Gruppo e i collaboratori, inoltre, tengono frequentemente conferenze, parteciparono alla redazione di piani urbanistici e ambientali d’interesse pubblico, organizzano corsi d’aggiornamento per insegnanti, individuano percorsi turistici alternativi o inediti.
In occasione del venticinquennale delle attività (1977-2002) il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, su proposta del ministro per i Beni e le Attività Culturali Giuliano Urbani, il 2 aprile 2003 ha conferito al Gruppo Umanesimo della Pietra il Diploma con Medaglia d’Argento dei Benemeriti della Scuola, della Cultura e dell’Arte ai sensi della legge n. 1093 del 16 novembre 1950. Si tratta della più alta onorificenza concessa dallo Stato italiano a un’istituzione culturale privata.
Lo spirito che da sempre ha animato l’azione del Gruppo Umanesimo della Pietra si palesa nel desiderio di superare i limiti del cosiddetto meridionalismo storico per recuperare l’identità culturale di ciascuna tessera del variegato mosaico meridionale, al quale imporre un orizzonte europeo che ne esalti la specificità.
Francesco Dimichele – segretario