Tutte le volte che è “sparito” il calcio a Noci

NOCI – Purtroppo l’irreparabile è accaduto, lo scorso 31 agosto, i nocesi hanno avuto una amara sorpresa, per l’ennesima volta non avrnno una squadra di calcio. Era nell’aria, ma sino alla fine, Noci forse “dormiente” assalita dalla calura estiva e i propri tifosi hanno sperato che la squadra si iscrivesse al campionato di Prima Categoria.

Una squadra che avesse “l’obbligo” di far crescere i tanti giovani calciatori nocesi, giovani ed anziani tutti insieme appassionatamente, invece la Real Noci scompare dal calcio, così come era nata, ora scompare, decede.

La scorsa stagione la squadra venne “fondata” dalle ceneri della scomparsa Sport Noci. La sua “creazione” suscitò facili entusiasmi mera fu la gloria purtroppo tanto che la squadra invece di tentare la vittoria del campionato di promozione o quantomeno raggiungere e giocarsi i play-off, in virtù del play-out si è ritrovata retrocessa in Prima Categoria.

Ma questa è una storia trita e ritrita, oggi vogliamo sapere il perché i dirigenti della Real Noci non hanno minimamente tentato di “salvare” quantomeno il titolo sportivo, cedendolo oppure come da un loro comunicato-stampa apparso su un noto social tradurre in realtà la ventilata ipotesi da loro stessi formulata della cessione a titolo gratuito agli stessi tifosi o appassionati nocesi.

Nulla è accaduto ed i cittadini- tifosi nocesi, la domenica resteranno a casa con mogli e prole spaparanzati sul divano buono nel salotto della propria accogliente dimora, dinnanzi ai televisori che grazie alle pay-tv propinano calcio nostrano ed internazionale a gogò.

Il calcio in tv o il calcio vissuto live sugli spalti, fare il tifo per la propria squadra del cuore che milita in serie A oppure riprendere quel filo diretto con il “sano” campanilismo ed assistere dalle gradinate del De Luca Resta alla partita della squadra della tua città?

Per la prossima stagione questa possibilità di scelta è preclusa ai nocesi. Non è la prima volta che Noci, rimane orfana della squadra di calcio, è accaduto già in un passato anche recente. Dopo i fasti della Pro Patria (anni 30-40) ci volle il grande entusiasmo del mecenate Don Ciccio Lenti, affinché Noci tornasse ad avere una squadra di calcio: la Polisportiva Noci. Anni 50-60-70, trent’anni puri di passione.

La squadra in quegli anni, senza infamia e senza gloria, fu fucina di “formazione calcistica” e lancio per carriere anche importanti per parecchi nocesi talentuosi nell’arte pallonara. Uomini, maglie e numeri che hanno lasciato un segno tangibile nella nostra memoria, nella storia calcistica della nostra cittadina.

Come non ricordare con facile entusiasmo, le glorie passate della Polisportiva Noci degli anni 80-90 quella per intenderci forgiata da un altro grande mecenate, l’imprenditore Raffaele Putignano, che grazie ad esborsi economici importanti si guadagnò sul campo, l’approdo per la prima volta nell’allora neonato campionato di Eccellenza?

Gennarino Lomelo un eroe, il bomber “tascabile”, piccolo, tracagnotto ma dotato di classe innata e fiuto per il gol irresistibile. Gioacchino Prisciandaro, giusto per citare un altro indimenticato beniamino dei tifosi nocesi, forse tra i più amati, per quest’ultimo i gol segnati durante la sua militanza biancoverde furono importanti per il suo approdo al calcio professionistico.

Dopo un mesto ridimensionamento e la scomparsa della squadra dovuto al defilarsi del mecenate Putignano che fece mancare il suo appoggio-supporto, si arriva agli anni duemila.

Piergraziano Ritella con il suo volto imberbe, è il presidente più giovane d’Italia, a lui toccherà il rilancio del calcio nocese, nasce la Nuova Polisportiva Noci.

Qualche anno più tardi il timone passerà al fratello maggiore Francesco, questi grazie ad esborsi economici importanti ed acquisendo il titolo sportivo del Rutigliano riesce nell’impresa di far sognare Noci, iscrivendo la squadra biancoverde al campionato di Eccellenza.

Quelli sono anni fantastici per la Noci calcistica. Ogni domenica il “De Luca Resta” che di li a poco si rifarà il trucco, si anima: tamburi, trombe, canti sono gli “ingredienti” essenziali dei Nocivi, il gruppo ultras nato nel 2001.

Uno sparuto gruppo di ragazzi che animati dalla sana passione negli anni ingrossano le loro fila, divenendo uno dei gruppi ultras conosciuto a livello regionale, ma la loro fama sarà riconosciuta dall’intero panorama ultras nazionale.

Poi, per vicissitudini personali, Francesco Ritella dapprima si porterà il titolo nella vicina Putignano, poi scriverà purtroppo la parola fine sulla Nuova Polisportiva Noci.

Grazie alla fondazione della Sport Noci, gli animi si accendono ed il sano tifo torna a pervadere i supporters e gli appassionati nocesi, questa è una squadra “made in Noci” senza grossi nomi, la rosa quasi interamente composta da giocatori nocesi, è una squadra simpatica che entra immediatamente nelle grazie dei tifosi, il presidente è Donatello De Tommaso, questi è nipote di un altro grande nome del calcio nocese, il dirigente-presidente Francesco “Cicciludd” De Tommaso.

Poi anche la Sport Noci “scompare”, e si arriva alla Real Noci ma questa è stretta attualità. Arriviamo ai giorni nostri.

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