NOCI – Grande successo per la mostra “Un solo gesto aveva cambiato la vita di una persona” inaugurata domenica scorsa presso il Chiostro delle Clarisse. Ancora una volta l’ecclettica, Giusy D’Onghia regala al pubblico emozioni. La mostra fa parte del progetto Kultò Letterario che si propone come obiettivo quello di condividere, attraverso mostre dedicate, il materiale prodotto da Kultò in giro per il mondo, come foto, video ed attività benefiche, per coinvolgere un pubblico sempre maggiore che possa vedere il parrucchiere, non solo in ambito di bellezza capelli ma anche in altri ambiti sociali.
I tanti visitatori convenuti sono stati “rapiti” dagli scatti del noto fotografo Dino Frittoli, fotografie che raccontano attraverso immagini in bianco e nero il viaggio in India, il paese che ha ispirato la “hair design” nocese, la collezione “Entropia 2016”.
La mostra è stata anche l’occasione per presentare al pubblico il book fotografico dal titolo “I giochi di un tempo”, istantanee in bianco e nero che immortalano, bambini di età differenti e con diverse abilità impegnati nei giochi che si facevano un tempo. L’inaugurazione dello spazio espositivo è avvenuta con una conferenza unica nel suo genere, in quanto, a dare il benvenuto agli ospiti è stato Michele Ricco, un ragazzo affetto da Sindrome di Down al quale Giusy D’Onghia ha dedicato l’evento.
La stessa Giusy D’Onghia visibilmente soddisfatta ed emozionata alla fine della serata confida a Leggi Noci: «è grazie a Michele che ho conosciuto il mondo della disabilità, con le difficoltà e le paure che vivono le famiglie coinvolte dal problema. Ogni essere umano è unico: rispettarne la diversità equivale a difendere la propria e l’altrui libertà».
«Mi piace lavorare con i diversamente abili perché loro non hanno difficoltà a mostrare genuinamente e senza pregiudizi quello che sono». Questo il commento di Pia Watcher, ospite d’eccezione della serata assieme a Robert Mc Neer, entrambi sono i fondatori dell’Associazione “La luna nel pozzo” di Ostuni. Momento di grande intensità ad alto tasso emozionale è stato quando Michele Ricco, ormai abituato alla luce dei riflettori, da consumata star ha presentato al pubblico Angel e Francesca, che frequentano con lui il “Gabbiano”, l’associazione no profit ostunese alla quale andrà devoluto il ricavato della vendita del libro fotografico.
Alla fine è ancora Giusy D’Onghia che spiega la scelta fatta e dice: «abbiamo deciso di devolvere il ricavato del libro, poiché il Gabbiano si occupa della loro integrazione nella società, e auspico che anche grazie al nostro/vostro supporto l’associazione possa continuare la sua straordinaria opera di amore e sensibilità».
Questi gli orari fino al 12 ottobre: dal lunedì al venerdì dalle 18.00 alle 21.00, sabato e domenica: 10.00-13.00 e 18.00 – 21.00.