NOCI – Rappresenta un’importante circostanza per le comunità cittadina nocese e dell’area vasta della Murgia dei Trulli la presentazione, tra l’altro in un luogo emblematico della storia di Noci qual è il chiostro dell Clarisse, del poderoso volume sui restauri del campanile e della facciata della nostra insigne Collegiata.
Quindi, un nuovo libro, dunque nuove pagine di cultura. Se, come sottolineava Marguerite Yourcenar nelle “Memorie di Adriano”, le biblioteche costituiscono granai in cui stipare il sapere del mondo, il documentato libro che stasera vede la luce rappresenta un apporto di grano tanto simbolico quanto utile alla conoscenza del patrimonio storico-architettonico, alla diffusione dei valori artistici delle opere, alla promozione della lettura ed allo sviluppo del senso civico delle comunità. In queste ore, mentre modestamente attendo al compito di legislatore e di rappresentante del popolo, la nostra cittadina volta pagina, aggiunge una pietra miliare alla sua secolare storia; ed è in buona compagnia per la presenza degli eruditi estensori del libro, degli esecutori materiali e tecnici del restauro, delle autorità civili e religiose.
Con particolare cortesia plaudo, a tale proposto, alla presenza illuminante di Mons. Favale, nostro vescovo diocesano. Le moderne politiche dei beni culturali contemplano recupero e valorizzazione quale inscindibile binomio finalizzato alla fruizione. A tutto presiede la funzione della memoria storica, collettiva ed individuale. E farei torto alla memoria se, in questa occasione, non ricordassi la singolare sollecitudine dell’allora presidente della Regione Puglia indirizzata alla mia persona nel ruolo di sindaco di questa città quando, pochi minuti dopo il rovinoso fulmine, lo informai della civica costernazione per il grave danno subito. Conservo il partecipato messaggio fattomi pervenire in via informale sull’apparecchio cellulare. E ricordo inoltre le parole di conforto per i cittadini e le affermazioni di rassicurazioni – successivamente – per un immediato intervento di messa in sicurezza e di reperimento di risorse per la riparazione dell’antico manufatto.
Con questi sentimenti, rivolgo il caloroso saluto a tutti i protagonisti dell’operazione-restauro e abbraccio i cittadini che onorano l’evento garantendo l’attenta presenza.
PIERO LIUZZI