NOCI – Lo scorso 9 dicembre presso il Chiostro delle Clarisse, la Comunità Madonna della Croce ha accolto numerosi nocesi per presentarsi ufficialmente al paese, spiegando loro il proprio ruolo e operato sul territorio.
L’incontro, dal titolo “ConosciAmoci”, è stato moderato dal giornalista Stefano Impedovo ed ha assunto la forma di una vera e propria tavola rotonda, composta dal sindaco Domenico Nisi, dall’assessore alle politiche sociali Lorita Tinelli, da don Peppino Cito e dai numerosi professionisti che collaborano con la comunità per favorire il benessere psico-fisico degli ospiti della struttura, inaugurata nel 2013 e ospitante attualmente 8 persone bisognose di aiuto.
A spiegare le origini della Comunità della Madonna della Croce è stata Liana Zambonin, fondatrice e presidente di questa piccola realtà. Il lavoro svolto con gli ospiti della struttura, invece, è stato raccontato dallo psicologo clinico Felice Scaringella, che in rappresentanza di tutte le figure professionali di cui vanta la comunità (psicologi, psicoterapeuti ed educatori), ha spiegato gli obiettivi e i fronti di azione su cui agiscono, per intraprendere insieme al paziente un percorso socio-riabilitativo.
Il segreto di questa piccola ma felice comunità è la dimensione familiare che assume. Infatti, ogni ospite si sente parte integrante di una famiglia, riceve tutto il sostegno di cui necessita ed acquisisce competenze relazionali e manuali spendibili sul territorio, sia in ambito sociale che nel settore lavorativo.
Tutto ciò è possibile grazie alla passione che ogni figura professionale impiega nel suo lavoro e che consente di dar vita a progetti socio-educativi e di inclusione sociale utili per l’utente, ma anche per il professionista. Tra i progetti attualmente in atto vi sono: “Cindarella”, un’iniziativa avviata dal prof. Giovanni De Pergola (presidente del Rotary Club Bari Sud), per trasmettere ai ragazzi della comunità l’arte del cucire, impegnandoli nella realizzazione di camicie che successivamente saranno vendute; “Impara l’arte”, laboratorio di lavorazione della ceramica e del legno, curato dalla dott.ssa Alessandra Petronilli; “Riuso creativo” diretto da Giuliana Piepoli; e “Aschesis”, progetto avviato grazie a Francesco Plantamura (direttore dell’azienda agricola Soami) che ha accolto alcuni ospiti della struttura per impiegarli come forza lavoro nella raccolta delle olive e nella gestione dell’agriturismo.
Nel corso della è intervenuto anche il dott. Mauro D’Alonzo (psichiatra del Centro di Salute Mentale di Putignano), che ha affermato: «Una comunità deve concentrarsi sulla qualità della vita del paziente e dev’essere finalizzata al potenziamento della persona da ogni punto di vista, favorendo l’avvicinamento al proprio sogno o alla propria aspettativa. Oggi serve maggiore attenzione per garantire un’adeguata inclusione sociale». Inoltre, è stato proiettato un video per offrire la possibilità ai presenti di immergersi all’interno di questa accogliente casa-famiglia, mediante un viaggio alla scoperta della vita in comunità, e sono stati esposti i lavori realizzati dai ragazzi della struttura durante i laboratori manuali precedentemente citati.
A conclusione dell’evento, prima di assaporare il ricco buffet preparato dagli ospiti della Comunità, il parroco della chiesa matrice di Noci don Peppino Cito ha precisato: «La Comunità Madonna della Croce è un ente sociale autonomo e non ecclesiale, poiché accoglie persone di qualunque religione non in ragione di una fede. Essa lavora per l’orientamento oltre che per l’ascolto delle persone e per le parrocchie è un punto di riferimento importantissimo, è un segno evidente di come la misericordia sia possibile e sia alla portata di tutti».