Anno nuovo, vita nuova: i buoni propositi del 2017

NOCI – 5… 4… 3… 2…1: fuochi d’artificio, auguri, champagne e buoni propositi. L’anno nuovo è appena cominciato ma la vecchia routine che si reitera allo scoccare della mezzanotte non ha perso il vizio di riproporsi. Il bilancio dei mesi trascorsi è stato fatto, i fallimenti sono stati contati e i rinnovati obiettivi si sono materializzati allo scopo di migliorare la propria qualitá della vita.

Scaffali copiosi della letteratura psicologica ci insegnano che i mutamenti ambientali stimolano parallelamente il desiderio di trasformazione personale, come a dire che “se cambia il mondo intorno a me, posso cambiare anche io”. E allora giù di lista più o meno lunga: “Smetteró di fumare”, “Sarò più gentile”, “Farò viaggi”, “Cercherò un lavoro”. Ma nonostante le intenzioni siano le più nobili e positive esistenti, pare che già verso marzo la spugna venga gettata e gli ideali prefissati siano clamorosamente salutati. Quel che si verifica, portando a desistere, è un problema che sta alla base, nella formulazione stessa dei propositi. Il più delle volte infatti, trattasi di obiettivi estremamente vaghi e indefiniti: “Quest’anno dimagriro'” ne è un esempio. La non precisione non conduce mai al traguardo. Diverso è invece fissare un appuntamento col dietista e pagare un abbonamento in palestra. Importante risulta poi essere determinati e convinti stabilendo mete davvero necessarie per sé e non rispondenti a ordini di fattori socialmente desiderabili.

C’è di più: una dichiarazione di intenti pubblicamente esplicitata sembra vincolare all’impegno così come il supporto psicologico delle persone vicine motiva la riuscita. Insomma, siate realisti, tenaci, specifici. E credeteci, sempre.

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