NOCI – In questi giorni i social network sono infuocati contro la vignetta satirica di Charlie Hebdo. Ad onor del vero c’è anche una minoranza che difende la scelta satirica. La vignetta incriminata fa riferimento alla slavina, alla morte che corre sugli sci, che richiama la tragedia di Rigopiano. Charlie Hebdo è un settimanale satirico francese, dallo spirito decisamente irriverente e tristemente famoso per l’attacco terroristico subito due anni fa.
Ma perché gli italiani sono infuriati contro questa vignetta? La motivazione principale è la mancanza di rispetto verso il dolore che tutti noi italiani stiamo provando per le vittime dell’albergo travolto da una slavina, a seguito anche di scosse telluriche. Tra gli sfortunati ci sono anche dei bambini. Noi italiani, per cultura, di fronte al dolore della morte, alla tragedia, soprattutto quando coinvolge dei bambini, siamo molto sensibili. I bambini in Italia sono una cosa sacra. L’irriverenza della vignetta ha provocato una reazione di rabbia violentissima. Sui social si legge ogni sorta di imprecazione ed auguri funesti verso gli autori della vignetta. Poi c’è anche chi non l’ha capita, né come significato, né come senso.
Certo bisognerebbe essere più cauti nel toccare certi nuclei. I terroristi sono stati perentori nel punirli per le vignette offensive verso la loro religione e c’è da scommettere che in questi giorni anche qualche italiano, se potesse, sarebbe tentato da reazioni eccessive. Ma la satira è la satira, e per quanto talvolta incomprensibile, offensiva o nei tempi sbagliati, essa ha l’obiettivo di provocare una reazione e passare un messaggio. Forse la vignetta voleva portare l’attenzione sull’ubicazione dell’albergo, assurdamente costruito esattamente allo sbocco di un ripido e lungo canalone che avrebbe potuto fare da collettore di masse nevose staccatesi dalla pendice soprastante (secondo qualche geologo). C’è stata anche una inchiesta giudiziaria, per capire se l’albergo non fosse abusivo. E poi l’inefficienza dei soccorsi, perché i clienti dell’hotel avevano chiesto aiuto prima della sciagura.
È comprensibile la rabbia e le reazioni furibonde degli italiani alla vignetta di Charlie, ma a mente fredda conviene anche riconsiderare e valorizzare la provocazione. Il precario sistema Italia, la discutibile gestione delle emergenze, i problemi causati da una eccessiva burocrazia, forse questo dovrebbe fare arrabbiare più di una vignetta. E comunque, per la cronaca, a rispondere satiricamente alla vignetta ci ha pensato il disegnatore Ghisberto, con la una contro-vignetta. La libertà di espressione è così salvata.