NOCI – Era stato raggiunto da provvedimento di sorveglianza speciale d’urgenza per 2 anni emesso dalla DDA di Bari su disposizione del presidente della sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Bari, Francesca La Malfa, perché inneggiava all’Isis su Facebook, ora seguirà programma di “de-radicalizzazione”.
Edmond Ahmetaj, di origine albanese ma residente a Noci, ha accettato di seguire un percorso di recupero socio-spirituale attraverso il coinvolgimento di un’idonea guida religiosa, da individuare con l’ausilio di referenti qualificati dell’associazionismo islamico istituzionalizzato della provincia di Bari.
Questa speciale misura di tipo preventivo-giudiziario applicata per la prima volta in Italia, arriva dopo che gli investigatori della Digos, coordinati dal pm Antimafia Isabella Ginefra, hanno evidenziato “in capo all’uomo – si legge in una nota della questura – elementi ritenuti significativi sotto il profilo della configurabilità di sintomatologie di elevata pericolosità sociale in termini di commissione di atti di terrorismo”. All’uomo sono già stati notificati il provvedimento d’urgenza dell’obbligo di soggiorno nel comune di residenza e il ritiro del passaporto e di ogni altro documento valido per l’espatrio.
Gli investigatori fanno sapere che è in fase di elaborazione una specifica attività, d’intesa tra la Procura della Repubblica e la comunità islamica presente sul territorio, per stabilire forme di coinvolgimento su tematiche religiose atte al reinserimento sociale dell’operaio, in un’ottica di comune condivisione della prevenzione dell’estremismo religioso.