NOCI – Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma del movimento politico La Scelta Buona riguardante il fenomeno del gioco d’azzardo e ludopatia.
Di seguito la nota giunta in Redazione:
“I valori fondanti del movimento politico “La Scelta Buona” sono Famiglia, Lavoro e Impegno. Anche nella nostra comunità ci sono dei temi sociali che vanno affrontati e gestiti. Uno di essi si chiama GIOCO D’AZZARDO. Questo fenomeno coinvolge molte famiglie nocesi e soprattutto chi si occupa di politica ha la responsabilità di trattare la questione.
Chiariamo innanzitutto alcuni concetti. Siamo favorevoli al gioco in sé, l’homo ludens è l’individuo che attraverso il gioco sperimenta sé stesso, la sua creatività, il suo manifestarsi nelle forme svariate delle attività umane. Il gioco prepara persino alla vita, mettendo alla prova bisogni e capacità come il dominio, la competizione, lo svago, l’autogratificazione. Quando tuttavia in queste dimensioni ludiche entra la componente materiale e l’azzardo qualcosa cambia. Se il gioco esce dai suoi confini ludici, sfociando in dipendenza e compulsione, mette in crisi anche gli aspetti positivi del gioco. Il gioco d’azzardo ha una forte componente aleatoria, dove l’Agon (la parte competitiva, in cui hanno peso le abilità personali) lascia spazio all’Alea (la componente casuale, la fortuna) le cose cambiano. Per capire la valenza del gioco d’azzardo bisogna partire dal significato del termine francese “hazard”, che origina dall’arabo “zarah”, cioè dado. L’azzardo è un arcipelago di possibilità che presenta rischi e pericoli. È chiaro quindi come nel gioco d’azzardo domina il caso e l’atto del rischiare.
Ci siamo volutamente spesi su questi significati per far luce sulle principali componenti del gioco, per dire che c’è un gioco sano, in cui l’uomo si sperimenta, ed un gioco malato, in cui l’uomo rinuncia alla sua volontà e si abbandona al destino. Quindi, già a monte degli effetti dannosi sull’economia domestica (perché sono molte le famiglie in rovina a causa del gioco d’azzardo), il principio di abbandono del sé all’eccesso del gioco va affrontato. Va contenuta l’ossessione del gioco, le ansie e le alterazioni dell’umore dei giocatori, i sensi di colpa, la distorsione della realtà che sperimenta il giocatore patologico. Queste persone correlano al gioco d’azzardo anche alterazioni alimentari, talvolta uso di sostanze dannose, danni economici, lavorativi e sociali.
Siccome i meccanismi che portano l’individuo a diventare patologico sono subdoli e lenti, quindi incontrollabili, è compito della comunità intervenire, esattamente come fa il sistema immunitario quando si è minacciati da virus e batteri. Perciò La Scelta Buona, quando avrà i consensi dei cittadini, si adopererà con ogni mezzo per contrastare questa forma malata di gioco. Studieremo meglio le azioni da mettere in campo e sicuramente lavoreremo su più fronti, ad esempio:
- Richiederemo agli organi di controllo preposti una verifica della corretta funzionalità delle macchine da gioco e che non vi siano minorenni a giocare
- Cercheremo di applicare e far rispettare le norme vigenti in tema di orari (possibilmente riducendoli) e rispetto delle norme pena applicazione di sanzioni, ponendo nuovi limiti alle aperture
- Faremo costanti, forti ed incisive campagne di sensibilizzazione, coinvolgendo le scuole
- Predisporremo un valido supporto ai giocatori che vorranno uscire dall’ossessività del gioco
Vogliamo ribadire che questa tematica per noi è centrale. Sebbene siano maggiormente i maschi, il fenomeno interessa anche le donne ormai, è più diffuso nelle persone sposate e che hanno un lavoro, è soprattutto dai 30 anni in su che il fenomeno è consistente, in tutte le fasce di età, anche sopra i 50 anni.
Prima che diventi una malattia sociale, metteremo in campo di anticorpi necessari”.
Enzo Bartalotta
Presidente della Scelta Buona