NOCI – C’erano una volta le associazioni… no, non è un racconto fiabesco ma trattasi della triste realtà nocese. Un semplice refresh appare sufficiente a fare il quadro della situazione: correva l’anno 2012 quando l’albo comunale al settore socio-culturale poteva dirsi orgoglioso di vantare una lista di ben 48 associazioni iscritte, un numero da far invidia a non pochi paesi limitrofi.
Ma nel tempo le cose sono cambiate, la medaglia si è rovesciata e gli aggiornamenti visionabili di anno in anno continuano a registrare un calo non indifferente. È notizia dell’appena trascorso 21 marzo l’elenco rinnovato al 2017 che conta soltanto 33 associazioni registrate all’albo comunale, ancora una in meno dell’anno passato.
Interpellata ai taccuini di LeggiNoci la presidente della Consulta, Marta Dongiovanni ha così commentato la questione: “sull’operato dei precedenti direttivi e presidenti non posso dire nulla anche perché sono neofita in quanto la mia associazione è entrata solo l’anno scorso in Consulta. Quest’anno abbiamo una serie di linee guida da seguire. Innanzitutto intendiamo sviluppare il concetto di partecipazione e conoscenza reciproca delle associazioni. Il vantaggio di essere iscritte all’albo può essere molteplice: può permettere alle associazioni di iscriversi poi all’albo regionale e può permettere di esprimere un voto in sede di Consulta, per cui la scelta di entrare all’albo è strettamente personale dell’associazione. Faremo anche una ricognizione permettendo alle associazioni di conoscersi e di capire cosa fanno sul territorio (mettendolo per iscritto), quali sono gli obiettivi a medio e lungo termine che intendono raggiungere, come ci si può confrontare con le altre associazioni presenti sul territorio. Con questa operazione di partecipazione di conoscenza potremo, non oggi ma a distanza di cinque-sei mesi, capire le motivazioni anche del perché le altre non hanno voluto rinnovare l’iscrizione all’albo”.
Anche l’assessore Lorita Tinelli si è espressa: “io penso che nessuno vada trascinato. Certamente tutti devono potersi proporre e deve esserci l’entusiasmo di fare. Vero è che la burocrazia uccide ma serve coinvolgere. Il motivo del calo delle iscrizioni io non posso dirlo. Credo però che serva anche un’analisi, cioè chiedersi cosa non si è prodotto invece che dire ‘cosa non mi hanno dato’. Servirebbe capire cosa le associazioni si aspettano anche perché chi è in difficoltà possa essere aiutato il prossimo anno”.
Da registrare anche l’intervento della consigliera d’opposizione Angela Lobianco (Fi): “il minor numero di associazioni iscritte quest’anno all’albo comunale identifica come sia palese uno scollamento in atto tra questa amministrazione e il mondo dell’associazionismo. E’ evidente come le associazioni hanno abbandonato un certo modo di fare”.