NOCI – Il 22 marzo di ogni anno si celebra la Giornata mondiale dell’acqua, istituita nel 1992 dalle Nazioni Unite e celebrata in Italia a partire dal 2001. Giunta alla sua venticinquesima edizione, quest’anno la ricorrenza è dedicata alle Wastewater, ovvero le acque di scarico di impianti civili e industriali, le quali, se non opportunamente depurate, rappresentano un danno per le acque dolci, salate, superficiali e sotterranee. Proprio per questo motivo l’impianto di depurazione di Noci, sito in contrada Brisacane, è stato sede dell’iniziativa nazionale Depuriamolacqua: dall’uso al riuso – Processi virtuosi e nuove opportunità promossa da Legambiente Puglia, con il patrocinio di Assessorato alla Mobilità, Lavori Pubblici, Risorse idriche e Tutela Acque della Regione Puglia, Comune di Noci, Acquedotto Pugliese, Autorità Idrica Pugliese e Arpa Puglia, al fine «di riconsiderare l’importanza degli impianti depurativi, unici strumenti attraverso i quali si può riportare l’acqua alla sua purezza originaria, senza sprechi».
«In questa venticinquesima edizione volevamo, con esperti e con il mondo della politica, fare un focus sulla depurazione a livello nazionale e regionale. Oggi mandiamo un messaggio positivo. La depurazione non deve essere vista solo come un problema, ma può essere una grande opportunità in un’ottica di economia circolare» ha dichiarato Francesco Tarantini, Presidente Legambiente Puglia. Nonostante l’Italia continui ad avere dei ritardi nell’applicazione della direttiva europea sulla depurazione, «a livello regionale si stanno facendo dei grandi passi in avanti, recuperando molti ritardi accumulati in passato. Il forte impegno della regione nell’utilizzo delle acque reflue depurate e affinate in agricoltura è un dato che noi come Legambiente guardiamo molto in positivo».
Inoltre, «il 19% dei nostri depuratori (35 impianti) sono soggetti a scarichi anomali» aggiunge Tarantini, lanciando la campagna di sensibilizzazione Non si butta un tubo giù dai tubi, ovvero un vademecum contenente l’identikit dei rifiuti che non devono essere buttati nel water e nel lavandino. «A questa si aggiunge una bella campagna rivolta alle scuole elementari attraverso la distribuzione ai bambini del braccialetto Aqualoop», un promemoria da usare sul rubinetto per mantenerlo chiuso, al fine di eliminare la cattiva abitudine di tenerlo aperto quando, per esempio, ci si lava i denti. Tale iniziativa è stata promossa da Ogilvy Change in collaborazione con Legambiente, i quali hanno lanciato #giuilrubinetto, la nuova campagna no profit sullo spreco dell’acqua. Infatti, proprio i bambini delle scuole primarie sono stati i protagonisti dell’iniziativa, i quali hanno visitato l’impianto, comprendendo l’importanza dell’acqua e della sua depurazione, oltre a varie attività didattiche sul tema dell’oro blu.
«Siamo qui anche per il completamento di un percorso che è stato lungo, però lineare» ha commentato il sindaco di Noci Domenico Nisi. «Nel 2000 fu candidato a finanziamento la realizzazione di questo impianto, il quale è stato finanziato e realizzato. Come sindaco mi sono trovato a gestire la fase dei lavori di qualificazione ambientale di Lago Milecchia e proprio l’altro giorno sono stati aperti i rubinetti della condotta». Infatti, il 20 marzo «l’acqua affinata è affluita all’interno del bacino artificiale permettendo di utilizzare una rete idrica che serve quasi 400 ettari di terreni agricoli e che adesso potrà avere una sua funzionalità. Questo per noi è un motivo di contentezza. Siamo passati dal problema alla risorsa».
In seguito si è proseguiti con un dibattito sul tema della depurazione e, in particolare, sul riuso delle acque in agricoltura, moderato da Antonio Stornaiolo, a cui hanno partecipato Giovanni Giannini, Assessore Mobilità, Lavori Pubblici, Risorse Idriche e Tutela Acque della Regione Puglia, Nicola De Sanctis, Presidente Acquedotto Pugliese, Nicola Giorgino, Presidente Autorità Idrica Pugliese, Luca Pucci, Presidenza Comitato Scientifico Legambiente, Francesco Fatone, Coordinatore Azione di innovazione Horizon2020 Smart-Plant, Nicola Ungaro, Direttore Scientifico Arpa Puglia, Vito Uricchio, Direttore CNR-IRSA e Giorgio Zampetti, Responsabile Scientifico Legambiente.
Inoltre, all’evento erano presenti altri esponenti della politica nocese come il senatore Piero Liuzzi, gli assessori e consiglieri di maggioranza Lucia Parchitelli, Antonio Locorotondo, Fabrizio Notarnicola e Fortunato Mezzapesa e i consiglieri di minoranza Francesco Recchia e Paolo Conforti, ai quali la comunicazione dell’iniziativa è giunta dagli enti regionali organizzatori.
A conclusione del workshop si è proseguiti alla visita dell’impianto di depurazione. Tale impianto serve l’agglomerato nocese ed occupa una superfice di due campi da calcio. Gli edifici industriali che lo compongono seguono i lineamenti delle masserie della Murgia e presentano la tecnologia MBR (Membrane Bio Reactor), la quale dà maggiori garanzie per il trattamento delle acque di scarico. Infine, la visita si è conclusa a Lago Milecchia, dove si è potuto osservare il riempimento del bacino artificiale attraverso le acque trattate dal depuratore, per un successivo riutilizzo in agricoltura.