NOCI – Si chiama Nfamara Njie il vincitore della XX Spaccanoci. Classe 1998, dell’Amatori Cisternino, ha percorso i 10 km in 31’ 08’’ superando, per una manciata di secondi, Francesco Minerva, dell’ASD Montedoro, vincitore della passata edizione (31’ 28’’). Nato in Gambia, il promettente diciottenne, è arrivato in Italia su un gommone ed è entrato a far parte di una famiglia di San Cesario di Lecce. Laureatosi campione juniores 15 giorni fa alla Festa del Cross di Gubbio, a Noci aveva già vinto il 29 marzo 2015, XVIII Spaccanoci. Alle spalle tutte le difficoltà di un’adolescenza non semplice, davanti a sé un unico sogno: le Olimpiadi. Nfamara si racconta ai nostri taccuini, dopo la vittoria di quest’oggi.
Come commenta la gara appena terminata?
Questa gara è stata veramente molto molto bella, anche se ci sono salite importanti, che la rendono dura. Alla fine sono andato bene, sono riuscito a correre un po’ veloce e sono arrivato primo.
Qual è stata la sua preparazione in vista della Spaccanoci?
Veramente non mi sono allenato molto per questa gara, perché mi sto preparando per la gara su pista a Locorotondo.
Si aspettava di vincere oggi?
Io già sapevo come dovevo vincere. Non ho spinto forte, sono stato insieme a Minerva e alla fine siamo arrivati quasi insieme. Minerva lo conosco, siamo amici ed è veramente un grande atleta, per questo devo dire complimenti a lui e anche complimenti al presidente Stefano Bianco.
Quando ha iniziato a correre?
Ho iniziato a correre quando avevo 13-14 anni in Gambia. Sono arrivato in Italia nel 2014 e ho iniziato ad allenarmi più seriamente.
Qual è il suo sogno nel cassetto?
Voglio diventare un futuro grande atleta. Il mio sogno è la corsa: vorrei andare alle Olimpiadi.
Alle Olimpiadi correrebbe con la casacca azzurra o con quella del suo stato africano?
Questo non lo so ancora.
Come si trova qui, a Lecce?
Ho trovato una famiglia leccese davvero molto brava.
La sua famiglia originaria invece?
La mia famiglia è in Africa, io sto fuori da quattro anni. Io corro anche per aiutare la mia famiglia, non per divertimento. Mi alleno tutti i giorni, anche con freddo e pioggia. In inverno esco alle cinque di mattina e corro per le campagne facendomi luce sulla strada con il cellulare.
Talento e dedizione, dunque, la formula vincente che ha concesso a Nfamara di aggiungere un nuovo successo alla sua brillante carriera. Prima delle donne, invece, Francesca Labianca, (Alteratletica Locorotondo) con il miglior tempo rosa: 38’ 45’’.
(Fonte dati: http://www.fidal.it/risultati/2017/COD6179/GaraL086.htm)