NOCI – Anche questa settimana la vostra rubrica, per il vostro diletto piacere viene redatta allo scopo di “tratteggiare” con la consueta arguzia fatti e misfatti della settimana appena trascorsa. Non è stata una settimana facile per il vostro fedele ed attento estensore, ma nonostante tutto “show must go on” lo spettacolo deve continuare.
Questa volta alla casella IN, meritamente le luminarie di Faniuolo, alla casella OUT i politici nocesi.
IN – Dopo ben due lustri i nocesi in questi giorni hanno potuto riammirare le fantastiche installazioni artistiche della ditta Faniuolo di Putignano, ebbene si dopo anni di polemiche ed incomprensioni si torna all’antico. Nella festa del 3 maggio, per i solenni festeggiamenti in onore delle Madonna della Croce, compatrona di Noci, il Comitato Feste Patronali, riannoda i fili con il passato, e riaffida il compito di “illuminare” Noci all’azienda putignanese, la quale, per festeggiare il suo ritorno nella nostra città, non lesina “ingegno” e propone una artistica illuminazione, di stile “retrò” ma di sicuro impatto visivo. Una vera “sciccheria”, la pennellata d’arte, la ciliegina sulla torta è la “celeberrima” cassa armonica barocca, che torna in tutto il suo “vecchio” e magico splendore a fare bella mostra in piazza. Ora non vediamo l’ora di “ammirarla” dopo l’accensione. Intanto buona “fest du tre di mesce a tutt”.
OUT – In questi giorni, dopo i noti fatti di cronaca che hanno portato alla revoca da parte del sindaco Nisi, della carica di assessore ad Antonio Locorotondo, è scoppiato in paese il “toto” amministrazione. L’intero pueblo nocese, si interroga sul destino di questa amministrazione. Le crepe in maggioranza ci sono, ma sono così evidenti da far saltare i vecchi equilibri? Il governo programmatico, le intese concordate allora, resisteranno allo “tsunami” che si sta abbattendo sulla giunta Nisi? Questi gli interrogativi che in questi giorni “frullano” nelle menti-pensanti dei cittadini nocesi, che si interrogano in primis anche sul destino personale del primo cittadino.
Nel frattempo, parafrasando la mitica frase dell’indimenticato Mike Bongiorno, – “fiato alle trombe Turchetti”- in queste ore, basta sfogliare i giornali cartacei, cliccare su quelli online oppure spulciare i social, si apprende che tutti i protagonisti dell’intero panorama politico nocese, d’improvviso, hanno riacquistato l’uso della parola e non si risparmiano in dichiarazioni, interviste o comunicati stampa.
Dopo “l’assoluto mutismo” incomprensibile ai più degli anni passati, ora tutti si sono trasformati in novelle “gole profonde”. Dalle loro dichiarazioni si evince un dato sconcertante: tutti all’unisono prendono le distanze dagli accadimenti in oggetto, ovvero fantozzianamente-parlando, il “famigerato” Natale a Noci 2015. Il vecchio cliché del “si salvi chi può”, ahimè, pare tornato di moda ed andare nuovamente in scena.
Noi nel frattempo siamo fiduciosi ed attendiamo che la matassa venga sbrogliata e che “i segreti celati saranno finalmente svelati”.