NOCI – Un vero e proprio muro di burocrazia mista ad inefficienza logistica è quello che si trova a fronteggiare oggi G.M.S., nocese di 38anni, che denuncia il furto del mastello dell’organico e le difficoltà per poterne recuperare uno.
Il tutto inizia la mattina del 22 settembre scorso, a quattro giorni dall’inizio del servizio di raccolta differenziata porta a porta promossa dall’amministrazione comunale. Il 38enne che abita nei pressi di Largo San Sebastiano, non trova più il mastello dell’organico dinanzi alla sua porta e dopo qualche domanda a vicini e conoscenti scopre che il suo mastello è stato rubato. Con l’ecoguida in mano il 38enne si precipita alla locale caserma dei carabinieri per ottemperare alla denuncia. Fin qui tutto nella norma ed il cittadino attiene ad un comportamento esemplare. Giunto a questo punto sorge l’interrogativo di come recuperare il mastello rubato in attesa che le forze dell’ordine lo ritrovino. «Ho chiamato il numero verde – dice a LeggiNoci – e mi hanno risposto di andare al Centro Comunale di Raccolta. Così ho fatto, ma una volta giunto lì ho scoperto che non vi sono mastelli in aggiunta rispetto a quelli già consegnati alla cittadinanza. Così ad oggi sono quasi tre settimane che conferisco l’organico in quei pochi cassonetti stradali ancora presenti in zona. Quando anche quelli verranno rimossi come farò? Purtroppo non è che non voglio differenziare ma al momento sembra che non me lo vogliono far fare. Inoltre non oso immaginare se quello che è successo a me, fosse successo ad un anziano o diversabile. Tra chiamate, denunce e visite al CCR, ho perso tre giorni e sottratto tempo al lavoro, senza pensare al disagio che tutt’ora sto vivendo. Torneò nuovamente al centro di raccolta per scoprire se finalmente potranno aiutarmi».
Parallelamente GMS, vive una seconda situazione di disagio legata però all’ambiente professionale. Alla data del 3 ottobre 2017 il suo ufficio CAF risulta sprovvisto del kit di mastelli per la differenziata. «In data 15 settembre, ancor prima che partisse il servizio, ho anche protocollato una richiesta per ricevere il kit in ufficio. Ad oggi nulla e, telefonando sempre al numero verde, ho scoperto di non essere neanche censito seppur il mio ufficio è a due passi da Piazza Garibaldi. Come devo fare a conferire la carta? Qui si parla di svolta epocale, per me è un disservizio epocale». A questo vi si aggiunge l’enorme mole di lamentele sui ritardi accumulati dagli operatori nel compiere il servizio quotidiano di raccolta dei rifiuti.
La vicenda che in questo momento sta vivendo GMS è sicuramente borderline ma potrebbe fungere da stimolo per registrare meglio il servizio e fornire informazioni più chiare e soluzioni più rapide ai cittadini che si trovano a vivere una situazione simile.