NOCI – Non è stata rubata, né bisogna gridare al miracolo. La statua color nero che rappresenta il momento della crocifissione di Gesù Cristo, simbolo dei giardini della parrocchia di San Domenico, è stata momentaneamente rimossa per essere restaurata. Già da lunedì pomeriggio numerosi cittadini si sono accorti della mancanza della scultura che, dato il suo colore scuro, non passa di certo inosservata. Infatti, i tanti nocesi di passaggio in macchina o a piedi, dopo aver eseguito il consueto “segno della Croce”, hanno notato la scomparsa del monumento.
Don Vito Gentile, parroco della chiesa di San Domenico, ci conferma il restauro, resosi necessario per le circostanze atmosferiche che stavano imbruttendo l’opera. Il lavoro di pulizia e risistemazione della statua al suo originale splendore è stato affidato alla restauratrice nocese Patrizia Curci, laureata in Scienze e Tecnologie per la diagnostica ed il restauro di Beni Culturali a Bari e alla castellanese Gianna Tieuli, laureata in Conservazione dei Beni Culturali alla Ca’ Foscari di Venezia, entrambe specializzate in restauro di materiali lapidei. «La statua in resina dipinta, alta circa 1,60 metri e larga circa 1,40 metri (dal peso di 70 chili), risalente al 1968, si presenta in uno stato conservativo mediocre», ci spiega Patrizia Curci. «Dopo un’attenta analisi si sono riscontrati, oltre a depositi di particellato incoerente, tracce di successive ridipinture dovute a precedenti interventi restaurativi. Inoltre sono presenti crettature di colore ed abrasioni. Tale stato ha giustificato l’esigenza di un intervento di restauro conservativo che prevedono la pulitura superficiale al fine di eliminare il consistente strato di depositi e di ridipinture che avevano notevolmente scurito la superficie, la riadesione e consolidamento delle crettature, eventuali stuccature ove necessario con resine e protezione finale. L’intervento conservativo si pone, quindi, l’obiettivo di recuperare tanto la materia quanto l’immagine dell’opera».
Non è la prima volta che la statua del Gesù Crocifisso sparisce dal Calvario. Oltre le varie ristrutturazioni eseguite nel corso degli anni, un episodio abbastanza curioso è collegato all’opera. È appena passata la mezzanotte del 5 giugno del 1974 e, come riporta il Noci Gazzettino di quell’anno, un giovane nocese, al quale il giornale dedicava spesso articoli di cronaca, dopo aver alzato abbondantemente il gomito, ha schiodato il Gesù dalla croce posta al Calvario, decidendo di portalo a fare un giro per il paese. Prima di arrivare in Piazza Garibaldi, il giovane passa indisturbato per le vie del centro storico e, arrivato in Piazza Plebiscito, viene notato da alcuni passanti che avvisano prontamente il parroco don Antonio Di Lorenzo, il quale comunica il furto ai Carabinieri. Giunto in Piazza Garibaldi, il giovane tenta di legare la statua ad un albero di fronte all’edicola e, non riuscendoci, decide di trasportarla nella vicina edicola votiva di San Rocco dove viene fermato dai carabinieri. Il giovane è stato successivamente arrestato e sottoposto a una visita psichiatrica. La statua, invece, è ritornata al suo posto subendo, però, un danneggiamento a un dito, forse dovuto ad un urto al braccio durante il trasporto.
Questa volta, invece, nulla di preoccupante. Dati i tempi dovuti ai lavori di restauro si presuppone che per metà ottobre sarà possibile ritornare ad ammirare uno dei simboli dei giardinetti del Calvario.