NOCI – Continua il grande legame che ha unito da sempre i nocesi con la tradizione bandistica. Il nostro concittadino Francesco Roberto, da sempre appassionato di musica e collaboratore da diversi anni con molte realtà bandistiche, ha contribuito alla rinascita di una banda Salentina, il Gran Concerto Bandistico del Salento – Città di Gagliano – Lecce divenendone Capobanda Artistico e Vice Maestro. Lo abbiamo incontrato per farci raccontare cosa lo ha spinto ad avventurarsi in questa nuova esperienza.
Parlaci della banda con cui inizierai questa nuova esperienza.
«Questa è una banda che esiste già da tre anni ed era conosciuta con il nome di ‘De Finibus Terrae’. Quest’anno, però, abbiamo voluto rivoluzionare alcuni elementi, partendo soprattutto dal nome, il quale è stato cambiato in Gran Concerto Bandistico del Salento – Città di Gagliano -Lecce. Questo perché abbiamo voluto omaggiare Gagliano, cioè il paese dove fa capo l’Associazione Musico-Culturale ‘Lucillo D’Oria’, e Lecce, la provincia che noi portiamo sempre in risalto».
Quali sono gli altri cambiamenti?
«Alcuni cambiamenti riguardano l’aggiunta di nuovi componenti e la rimodulazione dei ruoli. Inoltre, abbiamo anche creato un nuovo repertorio musicale. Oltre alle classiche trascrizioni per banda, musiche originali per banda e composizioni sinfoniche e liriche, abbiamo voluto dare maggior risalto alla musica leggera, cioè colonne sonore dei film, grandi successi di Sanremo, e vari medley del meglio della musica nazionale e internazionale. Il programma è stato rivoluzionato per avvicinare i giovani a questa realtà, mantenendo però la tradizione».
Parliamo un po’ di te. Come nasce questa passione per la banda?
«Sono un appassionato di bande fin da quando avevo 5 anni. Questo passione è nata anche grazie ad un mio zio bandista. Quest’anno ho incominciato questa nuova collaborazione anche se suono nelle bande da circa 10 anni. Ho collaborato con molte bande e vado volentieri a dare una mano a chiunque ne abbia bisogno. Dal 2008 al 2012, ed anche nel 2014 e nel 2015, ho militato nel ‘Gran Concerto Bandistico Giuseppe Chielli – Città di Noci’, nel 2013 ho collaborato con il ‘Gran Concerto Bandistico Ernesto e Gennaro Abbate – Citta di Squinzano’ e nel 2016 ho militato nel ‘Gran Concerto Bandistico Città di Rutigliano ’e nel 2017 ho militato nello storico Gran Concerto Bandistico di Acquaviva delle fonti come organizzatore. Infine ho collaborato attivamente con le maggiori bande pugliesi e non. In questa banda salentina, invece, la Maestra e il Presidente dell’associazione mi hanno dato l’incarico di Capobanda Artistico, cioè colui che coordina il tutto, fa i libretti, concerta la banda sulle marce, e di Vice Maestro, cioè colui che dirige il Canzoniere o, in mancanza del Maestro, dirige lui la banda».
A chi è stato affidato il ruolo di Maestro della banda salentina?
«Dopo Irene Corciulo e Diego Gira, quest’anno la bacchetta è stata affidata alla Maestra Anna Ciaccia, originaria di Lecce. La Maestra inizia giovanissima gli studi musicali di pianoforte e canto lirico presso il Conservatorio ‘Tito Schipa’ di Lecce, oltra a seguire studi tecnici e corsi di Composizione e strumentazione per banda. Ha conseguito il ‘Diploma di Direzione d’Orchestra’, con il massimo dei voti, presso l’‘Accademia Musicale Pescarese’. Dal 1990 ha diretto diverse bande come Lecce, Martina Franca, Fisciano, Mercato San Severino, San Giorgio Jonico e Squinzano e quest’anno ha accettato di dirigere il nostro Concerto Bandistico. Inoltre, è laureata in ‘Musicologia’ e molto preparata in questo ambito tanto da essere un valore aggiunto nella crescita della nostra banda. Ha anche pubblicato diverse marce sinfoniche, inni, aree liriche e sacre, pezzi per pianoforte e come Direttore d’Orchestra ha ricevuto una medaglia d’Argento dalla ‘Presidenza del Consiglio dei Ministri Commissione Nazionale per le pari opportunità tra Uomo e Donna’, oltre alla ‘Bacchetta d’oro’ ricevuta dal comune di Mercato San Severino e Martina Franca. Infine, nel 2017 ha ricevuto un premio alla carriera, l’‘Eccellenza sul territorio’, dall’associazione ‘Arcadia’ di Lecce».
Chi sono gli altri componenti della banda?
«La banda si compone di diversi solisti. Due Flicornini Concertisti, il professor Piero Costa e il professor Riccardo De Pace, un Flicorno Soprano, il professor Domenico Papaleo, un Flicorno Tenore, il professor Alessandro Quarta, Flicorno Baritono Concertista, il professor Riccardo Rollo, un Flicorno Baritono Solista, il professor Michael Carrozzo, un primo Clarinetto Concertista, il professor Bruno Trianni e un Clarinetto Solista, il professor Rocco Missere. Inoltre la banda si annovera nel suo organico di valenti professori e sono presenti i classici strumenti di un’orchestra di fiati e percussioni. L’età varia dai 17 ai 70 anni e la maggior parte degli strumentisti proviene dal Salento, ma sono presenti anche componenti tarantini, barese e calabresi. Infine, sono presenti anche due Collaboratori Artistici, il professor Rocco Fabia e il professor Cristian Rizzello, il Capobanda Amministrativo, ovvero il presidente dell’associazione, il professor Sandro Doria e Paolo Montinaro, il quale segue ci segue come rappresentante della banda».
Sarete presenti al raduno della Festa di San Trifone ad Adelfia?
«Ci troverete alla festa di San Trifone il 10 novembre ad Adelfia al raduno delle Bande da Giro con i manifesti della stagione 2018, insieme agli altri Concerti Bandistici e ai fuochisti. Lì noi proporremo il nostro prodotto e il nostro repertorio, puntando, come già detto, sulla musica leggera».
Speri di suonare a Noci?
«È un sogno che spero si avveri, in quanto è la mia prima esperienza come Capobanda e Vice Maestro. Noci è una piazza importante dal punto di vista bandistico per me e questo permetterebbe di dare lustro alla mia banda per farsi conoscere nel circondario barese e tarantino. A me piacerebbe molto per la mia passione che ho per la musica ed è questa la cosa che mi fa tiare avanti. Mi rattrista vedere diminuire i concerti che oggi fa la il Concerto Bandistico di Noci. Da appassionato di banda e parte attiva di una banda cittadina e da giro, vedere questo risultato fa un po’ male. Da nocese spero che la banda di Noci non perda il prestigio che per tanti anni in passato ha saputo mantenere».