NOCI – Si è presentata sabato scorso alla cittadinanza tramite un incontro con la stampa locale l’associazione politico-culturale Noci Democratica. “Riprendiamoci il futuro” è il motto della neocostituita associazione. «È un nuovo percorso pieno di dubbi e incertezze, spiega il portavoce Donato Morea, ma cambiare si può e si deve».
«In questi ultimi anni – prosegue Morea – abbiamo assistito ad uno stallo generalizzato della città, per cui molti nostri giovani sono emigrati al nord e all’estero; molte aziende che costituivano il tessuto economico hanno chiuso e non si intravede una visione futura della città». Stallo anche politico dovuto, secondo la teoria promossa da Morea, da un «individualismo becero e ignorante formulato apposta per non disturbare i manovratori di turno». «La politica – continua – è rimasta cieca e sorda ai cambiamenti e, quando ci riesce, si limita a fare il compitino. Tutto ciò ha fatto emergere l’inadeguatezza e l’incompetenza della classe politica sulla gestione dell’innovazione che ha portato ad uno scollamento della cittadinanza dalla politica stessa. Ecco quindi che l’associazione è un’occasione per far ritornare alla partecipazione e all’impegno tutti coloro che si sono allontanati dalla cosa pubblica». «Non sappiamo in cosa sfocerà – chiosa Morea – per qualcuno può sembrare un tentativo velleitario, ma noi ci crediamo».
L’iniziativa d’incontro nasce dalla volontà di cinque persone: Donato Morea, Michele Loreto, Lorenzo Intini, Antonio Natile e Rossella Latorre (in foto). «Siamo persone diverse che provengono da storie diverse, – dice proprio Latorre – quello che ci accomuna è il rimettere al centro il cittadino ed i suoi bisogni. Personalmente è la prima volta che aderisco ad un progetto simile e posso annunciare che abbiamo molte iniziative in cantiere». Di coesione sociale e di partecipazione parla anche Michele Loreto che in un intervento di stampo ideologico, fatto di esempi e di rimandi, pone al centro l’ascolto e la condivisione delle persone basandosi sul libero scambio di idee e informazioni che derivano dalle competenze di ognuno scevro da ideologie politiche di appartenenza.
A domanda diretta i referenti non si sono esposti sul dire in quale area politica gravita questa associazione, ma dalle parole esposte si potrebbe pensare ad una divisione con l’ambiente di centrosinistra. Se questa ipotesi fosse confermata si aprirebbero scenari diversi che culminerebbero in spaccature profonde con quei partiti che nel 2013 aderivano alla coalizione Noci Bene Comune.