NOCI – Spesso siamo abituati a dare troppe cose per scontato. Una tra queste è la moda, vista molto spesso come una tendenza del momento destinata inevitabilmente a scomparire per dare spazio a stili sempre nuovi. Questa visione ci distoglie dal capire la vera essenza della moda con tutto ciò che essa nasconde dietro di sé.
Fortunatamente ci sono ancora piccole realtà che, giorno dopo giorno, con grande passione e duro lavoro, ci ricordano che la moda non è solo una tendenza del momento, bensì un capo con una propria storia che può essere scritta per molti anni.
Una di queste realtà sartoriali artigianali è Cinderella, una sartoria solidale nocese nata dal desiderio di aiutare giovani donne in difficoltà economiche a raggiungere l’autonomia e l’integrazione sociale, che dopo un anno di intenso lavoro ha voluto mostrare all’intera comunità le proprie creazioni, come borse, camicie, gonne, abiti e cappelli, organizzando un incontro svoltosi lo scorso 16 dicembre all’interno del Chiostro di San Domenico, dal titolo “Missione Cinderella, la moda come strumento di riscatto e innovazione sociale”.
Un tavolo di relatori tutto al femminile ha accolto il numeroso pubblico accorso per scoprire qualcosa in più su questa giovane e promettente realtà. A moderare la serata è stata Marzia Lindo, che da tecnico del sociale e da cliente, ha definito Cinderella come un «progetto da indossare, poiché bisogna ricucire i tessuti per ricucire la vita».
La prima a prendere la parola è stata la giovane ideatrice e fondatrice della sartoria Eleonora Grazia Pace, la quale ha raccontato la storia della nascita di Cinderella, affermando: «questa realtà è nata con l’obiettivo di inserire nell’ambito lavorativo persone svantaggiate o che derivano da situazioni difficili. Tutto il team è stato formato da zero grazie a sarte esperte. Ogni membro del gruppo ha il suo ruolo ed è indispensabile. Abbiamo provato ad affacciarci nel mondo industriale ma non è per noi, per questo chiediamo a boutique o aziende di collaborare con noi».
A seguire è intervenuta la senatrice Angela D’onghia, che complimentandosi per l’eccezionale lavoro svolto fino ad oggi ha esordito dicendo: «Oggi viviamo in un mondo che ha bisogno di ricucirsi sempre di più, dove negli anni abbiamo rattoppato e mai abbiamo pensato che ci sarebbe stato bisogno di mettere a nuovo la società. Io spero che tutte le vere grandi sarte di questo paese possano venire a dare un aiuto sociale in questa realtà, trasmettendo le loro grandi competenze di questo mestiere a queste giovano ragazze».
Altre due donne che hanno preso a cuore questo progetto sono l’avvocatessa Carmen Craca, la quale ha parlato di riscatto sociale affermando: «Quando ho conosciuto la sartoria ho visto subito un potenziale inespresso. La sartoria è un luogo di inclusione e capace di migliorare quella parte della società che si sente esclusa. Mi piacerebbe che la sartoria fosse un anello forte che tenga unita la società e generi opportunità»; e la consigliera comunale Anna Martellotta, che raccontando la storia di quel “filo rosso” che fin da piccola la lega alla moda, ha sostenuto: «Noi stasera siamo qui per dare una mano a Cinderella che stasera si racconta perché ha voglia di riscatto, un riscatto tutto al femminile. La sartoria ha creduto in queste donne e ha dato loro pari dignità e diritti. Ci sono tante famiglie in difficoltà economiche come lo è stata la mia, quella povertà invisibile che purtroppo dilaga e induce ad una situazione di vergogna. Dobbiamo essere capaci di captare queste difficoltà, ed essere vicini a queste famiglie. Mi impegnerò ad intercettare fondi per aiutare la sartoria, ma dobbiamo tutti cambiare mentalità, diventare più responsabili, abbattere i pregiudizi e ridurre gli sprechi puntando sul riuso». Inoltre, ha proposto due progetti che vedono la sartoria protagonista di collaborazioni con le scuole e con il Centro Antiviolenza nocese.
Nel corso della serata il pubblico ha potuto apprezzare e toccare con mano le creazioni realizzate dalle giovani sarte di Cinderella, le quali si sono presentate di persona e attraverso un video riassuntivo di tutti i servizi offerti alla clientela e dello splendido lavoro svolto con professionalità e amore.