Differenziata: diamo i numeri

NOCI – Che ci sarebbero stati problemi all’inizio era previsto, ma che dovessero continuare anche a distanza di mesi dall’inizio del nuovo sistema di raccolta dei rifiuti urbani stupisce. Per deformazione professionale o per amore della verità preferisco valutare le situazioni prendendo spunto da fatti concreti.

Mario Forti
Mario Forti

In via Per Martina Franca abita la famiglia Giannandrea composta dai genitori e due figli di cui una neonata che come tutti i nuclei famigliari produce rifiuti tra cui quelli “pericolosi” della più piccola. Essendo la residenza ubicata in quella che viene definita zona “Agro” è prevista la raccolta nel giorno di giovedì previa prenotazione due giorni prima. Tonio, ligio alle regole, il 16 gennaio prenota per  il ritiro del 18 così come il 23 per il ritiro del 25: Sia il 18 che il 25 i mastelli ritornano in casa pieni per la gioia di Marika costretta a custodirli all’interno poiché fuori potrebbero attirare le attenzioni della fauna selvatica. Naturalmente il capofamiglia non è stato inerme ma ha segnalato l’accaduto sia contattando il numero verde sia facendo una segnalazione sulla App dedicata.

La situazione sembra alquanto paradossale ed il paradosso viene accresciuto dal fatto che la raccolta in quella zona è prevista “su prenotazione”; dunque gli incaricati lo sanno che in quel posto particolare, in quel giorno specifico vi sono da ritirare i rifiuti: ma ciò non è bastato. Personalmente in data 24/10/2017 ho inviato formale richiesta di mastelli per un immobile sito nel centro storico nonché, tramite numero verde, ulteriore richiesta di mastelli per il mio studio professionale ma in entrambi i casi non vi è stato riscontro. Alla puntualità con cui riceviamo i bollettini di pagamento della tassa rifiuti non corrisponde la puntualità del servizio. L’amministrazione nel frattempo ha dato i numeri: 72% di raccolta differenziata: ma 72% di cosa? Di quella raccolta, poi c’è quella non raccolta come nel caso di cui sopra e quella abbandonata lungo le strade urbane ed extraurbane che sono diventate discariche a cielo aperto.

La città è stata liberata dai cassonetti ma è stata invasa dai mastelli oggetto di mire dei randagi e di eolo nei giorni di cattivo tempo. A distanza di sei mesi dall’inizio di questa avventura non era possibile limitare le criticità? Siamo sicuri che il sistema prescelto era il migliore possibile? Però nel frattempo …. Diamo i numeri!

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