NOCI – Ritorna l’appuntamento con la rassegna letteraria Incontri in libreria, promossa dall’associazione Vivere D’Arte Eventi di Gabriele Zanini, in collaborazione con le libraie del Mondadori Point di Noci Marghe e Marvi.
Protagonista di questo sesto incontro è stato Monsignor Francesco Savino, Vescovo della Diocesi di Cassano all’Jonio, che lo scorso 25 febbraio ha presentato il suo nuovo libro “Spiritualità e Politica”, all’interno del Chiostro di San Domenico.
Dialogando con il poeta e sassofonista nocese Vittorino Curci, l’autore ha subito spiegato l’origine del titolo, che apparentemente potrebbe sembrare un ossimoro, specie ai giorni nostri, ma in realtà sono due entità correlate che però nell’ottica odierna hanno perso il loro legame, poiché, come sostiene l’autore, «Oggi la spiritualità l’abbiamo collegata ad una fenomenologia religiosa. Io con spiritualità intendo tutto ciò che attiene al senso dell’esistenza, della vita. La politica si rigenera attraverso la spiritualità. Oggi la politica soggiace purtroppo alla precomprensione nichilistica. La politica è diventata pragmatismo, mera gestione del potere senza un ideale».
Il libro richiama tre personaggi chiave per la politica del ventesimo secolo, ossia Aldo Moro, Giorgio La Pira e Giuseppe Dossetti, tre figure che, come sostenuto da Mons. Savino, sono legate da un rapporto tra meditazione, contemplazione, esperienza forte di Cristo e il mondo, oltre all’espressione della laicità della politica, atteggiamento di dialogo tra esperienza religiosa, scambio e dialogo. Richiamando questi tre grandi statisti l’autore mostra i pericoli dell’ignoranza reciproca tra lo spirituale e il politico, affermando che le due dimensioni possono e devono nutrirsi a vicenda.
Trovando un riscontro positivo nell’intero pubblico, lo scrittore ha criticato la società odierna, povera di significato e dominata dalla superficialità, dall’apparenza e dalla povertà di pensiero. «Oggi la politica è in crisi» ha affermato, proseguendo con un suggerimento: «Oggi c’è un grande problema di comunità perché non c’è più il bene comune. Dobbiamo cercare di formare delle piccole Agorà dove poter discutere e confrontarsi».
Nel corso della serata il poeta Curci ha letto alcuni passaggi del libro, rimarcando il legame che ha unito Aldo Moro, un grande uomo che ha introdotto il concetto di “democrazia inclusiva”, a Noci, e concordando con l’autore riguardo la crisi politica che purtroppo oggigiorno stiamo attraversando.