NOCI – «Preghiamo per le vocazioni, perché ne abbiamo tanto bisogno. Qui a Noci non ci sono seminaristi». A lanciare l’allarme è il vescovo della diocesi Conversano-Monopoli Mons. Giuseppe Favale in occasione della Stazione Quaresimale di sabato scorso e del ricordo del centenario della nascita di don Nicola Novembre.
«Nel periodo di don Nicola – dice infatti il prelato – c’è stata una fioritura di vocazioni e qui ce ne sono alcuni (il riferimento è a don Vanni D’Onghia e a don Giuseppe Goffredo ndr), grazie al ministero di don Nicola, Noci è stata una comunità fiorente. E oggi? Noci è diventata sterile? No c’è fecondità perché c’è lo spirito del Signore, solo che dobbiamo permettere a Dio di agire e di “catturare” i nostri giovani, ragazzi e ragazze, perché anche le ragazze devono svegliarsi per dire il proprio sì al Signore nella consacrazione religiosa, abbiamo bisogno di pastori innamorati di Gesù Cristo». E facendo riferimento alla lettera dell’apostolo Paolo ai Corinzi commenta: «avrebbe potuto edulcorare il mistero di Cristo ma non l’ha fatto perché bisogna raccontare la verità».
E la verità che non nasconde Favale è che la Chiesa da qualche anno risente di quella che passa con il nome di “crisi delle vocazioni”. Secondo l’ultima assemblea internazionale dell’UAC (Unione Apostolica del Clero) tenutasi a Roma a novembre scorso, alla Chiesa servirebbero circa 500mila preti e 1 milione di diaconi in più in tutto il mondo. Infatti la crisi delle vocazioni non comprende solo la piccola realtà nocese o pugliese, ma si estende all’Europa, America settentrionale e Asia. Secondo alcune statistiche la crisi delle vocazioni si è fatta più rilevante dal 2011 in poi con una media stimata di un seminarista ogni 3,5 preti che vanno in pensione, ma la crisi vocazionale comprenderebbe anche le suore (per questo il richiamo alle ragazze da parte del vescovo Favale). Da circa due anni il Vaticano sta cercando nuove formule per far fronte ai bisogni della comunità cristiana mondiale che comunque negli ultimi anni ha fatto registrare un lieve aumento dei battezzati in tutto il mondo. Fatto sta che anche Noci è stata toccata dalla “crisi delle vocazioni”.