Zoe: nuove tecniche comunicative per includere i ragazzi diversabili

NOCI – Azzerare le distanze partendo dalla comunicazione, specie se ha origine musicale. Il linguaggio universale della musica applicato a nuove tecniche di comunicazione è stato il pilastro dell’incontro svoltosi sabato pomeriggio al Chiostro delle Clarisse.

L’associazione Zoe, da sempre in prima linea per sostenere i ragazzi diversabili, sabato pomeriggio ha organizzato un incontro pubblico molto partecipato per comunicare con i ragazzi diversabili attraverso il linguaggio della musica e dibattendo sulle ultime novità in tema di linguaggio alternativo a quello verbale. Diversi gli esponenti che si sono avvicendati all’interno dell’ex complesso conventuale di via Porta Putignano per sottolineare i progressi della medicina rispetto ad una tematica il più delle volte sottovalutata, portando esempi concreti di progresso in questo ambito scientifico.

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Attraverso la collaborazione tra tecnici professionisti e insegnanti la dottoressa Filomena Dell’Orco sta sviluppando la tecnica di comunicazione “Emozioni in ballo” da inserire nei programmi di formazione per i docenti. Un esempio è stato l’esperimento con due soggetti di comunicazione non verbale attraverso il linguaggio del corpo.

Di Comunicazione Aumentativa Alternativa ha parlato invece il prof Mario Damiani il quale, partendo dalla convenzione ONU adottata in Italia dal 2009, spiega come la tecnica si accompagna alla musicoterapia e alla pet-therapy per un progetto di tecnica alternativa al linguaggio verbale che si rivolge non solo a soggetti nati con disabilità motorie, ma anche a chi abbia perso tale abilità – ed insieme l’uso della parola – a seguito di forti traumi o malattie. Il docente prende ad esempio la vita di Stephen Hawking recentemente scomparso, che nonostante abbia contratto la SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica) sia comunque riuscito a toccare vette mai raggiunte per la scienza moderna, e che per comunicare abbia scelto un sintetizzatore vocale. A questi ha fatto seguito la testimonianza di una logopedista che ha espresso le difficoltà della professione per sviluppare ed indicare nuovi metodi di comunicazione alternativa al linguaggio verbale.

Il pomeriggio si è concluso con la presentazione, moderata da Dora Intini, del libro “Musicabilia” (edito da Radici Future) scritto a quattro mani da Andrea Gargiulo e Edoardo Altomare. Il saggio racconta dei progressi scientifici nel campo delle neuroscienze e della loro applicabilità sui ragazzi con diversabilità. Inoltre fa capolino “El Sistema Abreu” tecnica importata dal Sud America che sino ad oggi ha coinvolto 1500 ragazzi e che utilizza il linguaggio ritmico del corpo per comunicare. Musica e corpo per dare voce a chi una voce non ce l’ha.

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