NOCI – È stato presentato venerdì sera presso Suite 801 il libro di micologia “Intorno al Fungo, piccolo manuale pratico alla scoperta della micologia”. Scritto dal presidente de La Compagnia del Fungo Pino Leone, il libro si propone di essere «non un testo scientifico, come ha sottolineato il micologo esperto Asl Gianni Chiarella, ma un manuale pratico di facile utilizzo».
Introdotto dal giornalista Francesco Pepe che ha moderato la serata e curato l’aspetto grafico-funzionale del libro, Chiarella spiega come la ragion d’essere del testo è racchiusa nella chiarezza espositiva. «Abbiamo seguito i tre colori semaforici per indicare pericolosità di avvelenamento e commestibilità di ciascun fungo presente in terra di Puglia. Con il colore verde è indicato un fungo commestibile o comunque non dannoso per la salute umana, con il giallo-arancio quelli pericolosi, e con il rosso quelli ad alto rischio di avvelenamento e potenzialmente mortali. A questi abbiamo affiancato una emoji (o emoticon) per rendere il più intuitivo possibile il grado di attenzione verso il fungo, ma non abbiamo tralasciato l’aspetto scientifico ad iniziare dal nome che rimane in latino scientifico per non essere condizionato dai differenti dialetti con cui lo stesso fungo viene chiamato in paesi diversi».
A sottolineare l’importanza del testo e la sua divulgazione è il giornalista Rai Michele Peragine, specializzato in gastronomia. «L’impegno di Pino Leone è dichiarato così come è dichiarata la fama del dr Chiarella. Dal 1999 Pino è stato tra i primi ad individuare il fungo come elemento distintivo caratterizzante del territorio». A questo viene richiamato anche il valore che il fungo possiede all’interno dell’ecosistema boschivo. «Lo sbancamento selvaggio della terra in zona di Murgia – sostiene Peragine – ha fatto sparire il fungo cardoncello quando invece i funghi servono alla salvaguardia del territorio». «Se manca il fungo – fa eco Chiarella – vuol dire che c’è qualcosa che non va nel sistema bosco».
Tornando al libro è unanime il pensiero attorno alla bibliografia tematica che si occupa di funghi, carente e sporadica, che alcune volte manda in confusione gli stessi raccoglitori. Raccoglitori che si sono moltiplicati dal 2012, anno di entrata in vigore della legge sull’obbligo di accreditarsi al raccoglimento, e che l’associazione conta in 6400 soci sparsi per mezza provincia barese. Sui raccoglitori amatoriali si concentra lo sforzo dei micologi Asl impegnati nei Centri Antiveleni. Difatti proprio da loro dipendono la maggior parte dei casi di avvelenamento da funghi con conseguenze anche gravi. Purtroppo il rovescio della medaglia è legato alla penuria di controlli sia di carattere amministrativo che di polizia.
«È una grande emozione per me aver elaborato insieme agli esperti questo testo – spiega un emozionato Pino Leone – grazie al contributo di tutti oggi possiamo avvalorare in associazione e fuori, un testo che spieghi con parole semplici ma efficaci il valore del fungo non solo in termini alimentari ma anche territoriali e culturali. Per questo tre copie del libro sono state donate alla biblioteca comunale così che tutti lo possano consultare».