NOCI – “Assolti perché il fatto non sussiste”. È la sentenza con la quale i giudici della sesta sezione della corte di Cassazione hanno scagionato dall’accusa di falso tre carabinieri che erano di stanza presso la compagnia di Gioia del Colle.
Secondo quanto riportato da “La Gazzetta del Mezzogiorno” i fatti risalirebbero al 2011. Tre carabinieri erano soliti fare colazione in un bar pasticceria di Noci senza pagare il conto, sino a quando una segnalazione al loro superiore non fa avviare un’indagine interna. I tre finiscono a processo dovendosi difendere dalle accuse di concussione e di falso ideologico e materiale, queste ultime perché avrebbero taroccato i fogli di marcia del servizio di pattuglia. Al processo in effetti emerge che i tre militari erano soliti fare colazione nel bar nocese ed a volte ordinare vassoi di cornetti o calze della Befana.
Così in primo grado i tre vengono tutti condannati: tre anni al capopattuglia, due anni e otto mesi agli altri due. In appello la concussione è stata riqualificata in induzione indebita e le condanne sono scese a 1 anno e sei mesi. Gli avvocati difensori hanno quindi provveduto a fare appello in Cassazione che invece ha ribaltato i risultati precedenti assolvendo i tre dal reato di falso ed annullato e rinviato il processo per induzione indebita. I tre avvocati difensori avevano insistito sul difetto di motivazione della condanna e ribadito il concetto sul modico valore delle consumazioni.
I militari, che erano stati sospesi dal servizio dopo la sentenza di primo grado, potranno tornare in servizio.