NOCI – E’ proprio il caso di dirlo, Leopardi è sempre attuale: “Passata è la tempesta: odo augelli far festa, e la gallina, tornata in su la via, che ripete il suo verso “. A distanza di un mesetto dall’ultima “elettrizzante” campagna elettorale sembra passata la tempesta, c’è chi fa festa, chi resta deluso ed i cittadini che tornano a ripetere gli stessi versi. L’ho definita “elettrizzante” in quanto come mia prima esperienza diretta “ho visto cose che voi umani…” direbbe qualcuno.
Innanzitutto lo spropositato numero di candidati consiglieri comunali: una gara numerica assolutamente inutile e fuorviante laddove necessitava una gara qualitativa. Poi molto interessante il toto-numeri: candidati che “sparavano” numeri più del bingo: 500/600 voti dimenticando che il numero dei votanti a stento arriva a 12.000 con 300 candidati; però se chiedevi qualche punto del programma a mala pena conoscevano il nome del movimento o partito a cui appartenevano. Poi i candidati Sindaco che hanno alzato i toni del confronto rinfacciandosi questo e quello per poi scoprire che i programmi futuri erano gli stessi con il solito centro storico e campagna da valorizzare dimenticando il passato oppure prendendosi la paternità delle cose buone fatte e dissociandosi da quelle meno buone (che non mancano mai).
E comunque nei quindici giorni del ballottaggio abbiamo assistito ad una escalation tutta da seguire: da una parte si pontificava la redenzione e si propinava una immagine di città futura governata da una classe politica giovane e rampante, dall’altra si proponeva una continuità vantando cinque anni di trincea che dovevano sfociare nella vittoria. In mezzo i candidati usciti al primo turno che, improvvisamente e come per magia, qualcuno si era reso conto fossero determinanti. Fortunatamente il ventiquattro giugno è arrivato col suo responso dolce per alcuni ed amaro per altri e dopo un paio di giorni in cui il cittadino qualunque “interpretava” il risultato, Noci è ritornata nella quiete di tutti i giorni.
Ora è partito il toto-giunta che sicuramente starà “elettrizzando” qualche sede di partito o movimento ma sicuramente dopo il ventiquattro luglio, data di presentazione della giunta comunale in Consiglio, ritornerà la quiete. Da cittadino spero in una giunta sopratutto qualificata che sappia interpretare le esigenze della comunità e che sappia guardare oltre il proprio “misero” orticello.