NOCI – Torna anche quest’anno, dopo il successo dell’edizione 2017, BarsentoArte: la manifestazione culturale promossa ed organizzata dall’associazione culturale Luminares nata con lo scopo di recuperare e fruire dei luoghi della memoria, della nostra storia, del nostro tempo, delle nostre radici. La II° edizione del progetto, che qui si propone, è stata presentata alla cittadinanza e resa nota in ogni minimo dettaglio del programma lo scorso venerdì 10 agosto alla presenza della stampa e di tutti i partner che anche quest’anno rinnoveranno la loro collaborazione con l’associazione rappresentata da Pietro Intini.
Da Platone ad Eraclito; dal canto della terra all’ascolto della voce Mediterranea. Anche quest’anno tutte le artiche illumineranno Barsento nelle giornate del 22/24/26 agosto comporranno nuovi itinerari musicali e culturali che sappiano far riavvicinare i fruitori ai luoghi del passato, proiettandoli nel presente così che sappiano riconsegnarli al futuro. D’altronde come cita Eraclito “Il dio è giorno notte, inverno estate, guerra pace, sazietà fame, e muta come il fuoco, quando si mescola ai profumi e prende nome dall’aroma di ciascuno di essi”.
Secondo il direttore artistico del festival, Vito Maria Laforgia, livelli ancora più alti si potranno toccare quest’anno durante le numerose performance previste in loco e non. Mercoledì 22 agosto, a partire dalle ore 18.00, avrà inzio il ciclo di passeggiate a cura della cooperativa Serapia, Puglia Trek&Food e Legambiente: si partirà con una passeggiata botanica lungo il tratturo di medievale di Barsento (durante il tragitto Dora Intini e Francesco Tinelli leggeranno brevoi racconti di Lina Lippolis ambientati nell’area mediterranea). Alle ore 19.30 seguirà la presentazione del progetto fotografico di Clara Putignano intitolato “Mani”. Alle ore 20.30 assisteremo alla presentazione del libro di Donato Laborante “DONO PERDONO”.
Venerdì 24 agosto si comincia nuovamente con le passeggiate a cura della coop. Serapia e dell’ass. Legambiente Putignano che avranno questa volta come obiettivo, a partire dalle ore 17.00, condurre, pedalando, i partecipanti dal SIC Barsento al sito Unesco di Alberobello. Alle ore 21.00 dello stesso giorno piccolo dislocamento rispetto al sito i Barsento: “VENTANAS DUO”, progetto musicale fondato per volontà di Fabrizio Piepoli e Vito Maria Laforgia, si esibirà a L. go Torre (centro storico) per presentare il progetto Cantus: il canto inteso come ricerca dell’essenza arricchita dalla suggestione dei luoghi.
Domenica 26 agosto a partire dalle ore 18.30 Puglia Trek&Food guiderà i partecipanti lungo una passeggiata all’interno dell’Oasi naturale di Barsento. Alle ore 21.00 sempre a Barsento avrà inizio il Concerto di “BABA SISSOKO”, polistrumentista africano recentemente premiato dall’Obaland Awards Royal Academy come “Miglior musicista Jazz Agricano per l’anno 2018”.
I CONTESTS – Salgono a due i contest lanciati dall’associazione e che avranno durata dal 1 al 31 agosto. La seconda edizione di BarsentoArte è dedicata al Mediterraneo, inteso come luogo di incontro fra natura, mare, terra, uomini e dio. Il sito di Barsento è luogo di elezione e dunque, in questo senso, di profonda ispirazione. Per celebrare la magia di questo luogo d’incanto quest’anno infatti e possibile partecipare rispondendo all’indirizzo email associazioneluminares@gmail.com
-
al contest fotografico BARSENTOIMMAGINE scaricando il bando a questo link : https://goo.gl/od41zh
-
al contest letterario BARSENTORACCONTA scaricando il bando a questo link: https://goo.gl/kg9XtV
Le premiazioni avverranno in data 19 settembre 2018.
MOSTRA PITTORICA – Dal 15 al 19 settembre, nel chiostro delle Clarisse di Noci, sempre nell’ambito di BarsentoArte, sarà allestita la mostra del noto artista nocese Stefano Turi dal titolo “Pane e Melograno”.
Soddisfatti della seconda edizione di BarsentoArte si sono dichiarati durante la conferenza stampa di presentazione, l’assessore alla socialità Marta Jerovante e il Sindaco di Noci Domenico Nisi il quale, volgendo uno sguardo verso il futuro, ha invitato l’associazione a continuare a lanciare una “proposta culturale costante” in un luogo che, per storia, necessita di diventare a tutti i costi proprietà pubblica.