NOCI – Sarà presentato domani sera alle 18 presso il Chiostro delle Clarisse il progetto editoriale promosso dal Centro Studi sui Dialetti Apulo-Baresi dal titolo “Lingua Gnostra”.
Motivazioni alla base del nuovo progetto, intenzioni ed obiettivi da conseguire sono spiegati nell’introduzione curata dal docente universitario Giovanni Laera inserita all’interno del primo volume che sarà presentato al pubblico domani. Con Lingua Gnostra il centro studi si slega dal tecnicismo lessicografico che ne ha caratterizzato la prima fase per dedicarsi d’ora in poi alla ricerca cercando di allargare l’orizzonte geolinguistico di indagine. Infatti i ricercatori lavoreranno su un campo d’indagine che riguarda quasi due milioni di parlanti e comprende la città metropolitana di Bari, la BAT, e diversi centri del materano, tarantino e brindisino.
L’obiettivo, più che ambizioso, sarà quello di declinare scientificamente tutti gli aspetti riguardanti le parlate apulo-baresi, non solo strettamente di carattere dialettologico, “perché il dialetto – così come è scritto nell’introduzione – è una miniera di cultura, leggende, tradizioni popolari, proverbi, rimedi scientifici, canti, fiabe e poesie”. Lo studio quindi spazierà in una prospettiva interdisciplinare che va dall’antropologia, alla critica letteraria, dall’onomastica alla sociolinguistica. Per i promotori non si tratta di affrontare un discorso fondato sulla nostalgia, ma bensì “condurre una campagna spietata contro i luoghi comuni” sul dialetto spinti dall’entusiasmo e dalla curiosità intellettuale.
“Con Lingua Gnostra – si conclude l’introduzione – intendiamo dar vita a una realtà che duri nel tempo e sappia aprirsi alla collaborazione di quanti hanno a cuore lo studio delle radici culturali e linguistiche del nostro territorio”.
Alla presentazione interverranno alcuni collaboratori dei quaderni tra cui Mario Gabriele, Maria Semeraro, Giovanni Laera e Pietro Gigante.
