NOCI – La Serata dell’Emigrante è tornata ad animare il cuore della Città ieri sera, 12 agosto, con un’ospite d’eccezione, quale è la cantautrice napoletana Teresa De Sio, e qualche novità. Tradizionalmente, infatti, per l’occasione l’Amministrazione premia qui nocesi che, emigrati nel resto d’Italia o nel Mondo, hanno continuato a mantenere un rapporto vivo con il luogo delle loro origini. La manifestazione, organizzata dal Comune di Noci nell’ambito del ricco calendario di Noci Estate 2019, quest’anno cambia volto: tra i premiati, infatti, v’è a sorpresa un migrante che, al contrario, ha scelto Noci come propria casa, facendo suoi i valori di tutta la comunità.
«Ho sempre pensato che questa manifestazione dovesse essere ripensata in questo senso, e i tempi che oggi viviamo ce lo impongono – ha spiegato il Consigliere Comunale delegato alla Cultura, Mariano Lippolis. – In queste ore oltre 400 persone sono bloccate in mare sulle navi Open Arms e Ocean Viking, afflitte dalle malattie e dal caldo, in cerca di accoglienza. È bene ricordare che anche molti italiani sono stati migranti in fuga dalla povertà, affrontando viaggi difficili in cerca di fortuna. L’unica risposta alle scellerate politiche di Governi che agiscono in violazione dei diritti umani può essere la promozione di politiche di accoglienza. Per questo motivo, – continua – abbiamo condiviso l’idea di premiare anche chi, venendo da lontano, ha scelto la nostra città e il nostro Paese come propria casa».
Ecco quindi che la serata diventa un omaggio a tutti coloro che hanno lasciato il proprio paese in cerca di lavoro, di opportunità e di possibilità per concretizzare progetti e aspettative. Quest’anno, dunque, l’Amministrazione Comunale ha premiato Teresiana Matarrese e Angela De Tommasi, per “la dedizione alla terra natia, legame ininterrotto con gli affetti, i luoghi, le tradizioni, esempio di operosità e lavoro, portatrici nel mondo dei valori della nocesità” e Goran Kriznjak, “il cui innegabile amore per Noci lo ha portato ad essere parte operosa e importante risorsa per la nostra comunità, indispensabile ricchezza culturale e valoriale, che ci investe di una più alta consapevolezza verso l’importanza dell’altro”.
«Lo scrivevo qualche tempo fa sui miei profili social: la dialettica politica deve oggi ritrovare la volontà e la capacita di guardare le cose dal basso, dallo stesso livello a cui si fermano quelli di cui si parla, senza alimentare il gioco al ribasso di chi preferisce il chiasso delle tifoserie – commenta il Sindaco, Domenico Nisi. – Noci è da sempre una città accogliente, rispettosa dell’altro. Ed è per questo che quest’anno abbiamo voluto dare un chiaro segnale di distanza rispetto ad un apolitica che respinge e “disumanizza” il nostro sentire quotidiano. Stasera vogliamo ricordare che siamo tutti, prima di tutto, uomini e donne, abitanti di questa Terra, tutti ugualmente titolari del diritto ad una vita dignitosa, ad inseguire le proprie aspirazioni. Stasera vogliamo ribadire che ogni persona, qualunque sia la sua provenienza, è cittadino di Noci. E che Noci possa essere per ognuno, per chi va e poi ritorna e per chi arrriva, casa accogliente è il mio auspicio in quanto Sindaco».
Ma conosciamo meglio i premiati di quest’anno.
Teresiana Matarrese, dopo essersi diplomata presso il Liceo Scientifico di Noci, si trasferisce a Perugia per studiare Lettere. Nel 2005 vince una borsa di scambio per studiare cinese (Mandarino) a Taipei, in Taiwan. Nel 2006 il governo taiwanese la premia con la National Central Fellowship for International Student of the year, premio nazionale allo studente straniero dell’anno. Nel 2008 lavora come tirocinante presso l’istituto italiano di cultura dell’ambasciata d’Italia a Pechino. Nel 2010 conclude il programma di studi specialistici in Lingue Straniere per le relazioni internazionali con 110 e lode. Nello stesso anno si trasferisce negli Stati Uniti per motivi personali, e comincia a lavorare nel campo delle traduzioni e interpretariato. Lavora come interprete e consulente linguistica per la Federazione Italiana Tennis, per il ministero della difesa statunitense, e per Actfl, consorzio americano per l’insegnamento delle Lingue Straniere. Dal 2013 insegna lingua e letteratura italiana (e saltuariamente spagnolo e cinese) presso l’università politecnica della California, la Cal Poly di San Luis Obispo (California centrale), dove vive con suo marito. Nell’estate 2019 completa i requisiti di specializzazione in spagnolo all’interno del programma di dottorato in Lingue Moderne del Middleburry College a Buenos Aires, con una tesi sulla litteratura della migrazione italiana in Argentina.
Angela De Tommasi è una nocese dal lontano 1977, ma anche una nomade: emigra a 18 anni. Infatti, dopo aver conseguito la maturità linguistica al Liceo Laterza a Putignano, si trasferisce a Roma per studiare Scienze Politiche, con l’obiettivo di diventare una diplomatica. Ma già nel corso dei suoi studi, intuisce che la diplomazia non fa per lei e orienta i suoi studi verso la cooperazione internazionale e lo sviluppo. Subito dopo la laurea nel 2002, si specializza in cooperazione internazionale, alternando corsi di specializzazioni e stage presso il Ministero degli Esteri, Organizzazioni non governative e associazioni impegnate nell’assistenza agli immigrati. Nel 2004 vince un concorso indetto dal Ministero degli Affari Esteri Italiano e diventa Volontaria delle Nazioni Unite per il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP) in Suriname, lavorando su progetti di lotta contro l’AIDS. Da quel momento in poi, la sua vita sarà un susseguirsi di missioni in progetti incentrati sulla sanità e più particolarmente sull’Aids, la TB e la Malaria, per facilitare e migliorare l’accesso ai servizi sanitari. Ha lavorato con Medici senza Frontiere nella Repubblica Democratica del Congo, per permettere alle prostitute di accedere ai trattamenti antiretrovirali, o in Etiopia, con Handicap International, per facilitare l’accesso delle persone nomadi e ai migranti ai servizi sanitari per l’HIV in Etiopia e in Somaliland. Dal 2009, lavora con il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (PNUD) in diversi paesi come Manager dei programmi di lotta contra l’HIV, la TB e la Malaria, finanziati dal Fondo Globale per la lotta contro le tre malattie. Attualmente lavora a Gibuti. Angela è la mamma di un bambino di 11 anni adorabile, curioso e nomade quanto lei.
Goran Kriznjak, conosciuto da molti come Goran Kris, è nato in Croazia. I genitori, croati, nel 1990 hanno deciso di trasferirsi in Italia, poiché suo padre lavorava qui già da diverso tempo. Noci è diventata così la sua nuova casa e, dopo quasi 30 anni, è diventata la sua unica casa. Ha seguito il suo percorso di studi a Noci, diplomandosi come tecnico della ristorazione all’Istituto Alberghiero di Castellana Grotte. Ha lavorato nel settore ristorativo per diversi anni. Poi ha deciso di seguire il suo sogno più grande e, nel 2011, ha mollato la sua comfort zone e ha cominciato a dedicarsi alla sua grande passione: la fotografia. Oggi è un fotografo professionista e continua a vivere a Noci. Ama questa cittadina, e se negli anni si è perfettamente integrato, è anche grazie ai cittadini nocesi sempre pronti ad aiutare e a farti sentire a casa.
Dopo la premiazione, il tanto atteso concerto di Teresa De Sio, che ha portato a Noci una tappa del suo “Puro desiderio” tour, con il quale sta presentando il suo ultimo disco. Non poteva esserci testimonial migliore della “brigantessa” che ha sempre raccontato il Sud, affidandosi alla forza travolgente ed espressiva della musica, alla potenza delle passioni, alla bellezza dell’autenticità e della diversità.
Doverosi i ringraziamenti, per il prezioso supporto, a Bar Pace, Fiorai Lippolis, Ristorante Montegrappa, Hotel il Cavaliere, a Francesca Gigante, che ha presentato la serata, e tutti coloro che, a vario titolo, hanno contributo con il loro sostegno alla buona riuscita dell’evento.