NOCI – Nel giro di pochi click è esploso il Movimento delle Sardine. La percezione diffusa è di un movimento nato per opporsi alla politica di Salvini. Cosa diventerà davvero questo movimento antisalvini, antifascista, anti qualcosa, è tutto da vedere.
Il fenomeno avrà qualche conseguenza politica, per ora è una zolfata mediatico-comunicativa, all’incirca l’anticorpo a un salvinismo social. Lo sport nazionale del salto sul carro dell’accredito vincente, a botte di piazze piene di Sardine, creerà qualche disorientamento, togliendo consensi a Salvini. E se un target scettico della politica, magari astensionista, dovesse accrescere l’affluenza al voto, per le ambizioni di Salvini e l’atomico Berlusconi, saranno problemi.
Purtroppo i fenomeni collettivi si gonfiano e sgonfiano come rospi. Finché in Italia mancheremo del culto dell’individuo, dei suoi valori universali, saremo in balia di fenomeni collettivi ondivaghi, che riempiranno le piazze (Berlusconi, Grillo), le urne (Renzi) o i social (Grillo, Salvini) ad intermittenza. I punti fermi resteranno i ponti che crollano, le tangenti e l’impunità.