NOCI – È una notizia inquietante ma probabilmente anche prevedibile quella che ci arriva da una organizzazione non governativa cinese: nel mese di febbraio è stata registrata nella provincia di Hubei una vertiginosa impennata del numero dei casi di violenza domestica, che risulta essere il triplo rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
La quarantena imposta ossia la convivenza forzata col partner porterebbe ad ipotizzare l’incremento di comportamenti abusanti, da noi verosimilmente come in altre parti del mondo (sulla scia dei dati asiatici).
“Per le donne vittime di violenza, restare a casa significa dividere h24 gli spazi familiari con il proprio maltrattante, significa essere isolate da tutti e vedere il proprio spazio personale assottigliarsi di ora in ora” – ha dichiarato il Presidente di WeWorld Onlus, ente che promuove e difende i diritti di donne e bambini.
Restare a casa dunque potrebbe rappresentare un invito non rasserenante in un momento storico già poco felice di per sé.
L’appello accorato a coloro che subiscono le vessazioni di un compagno prepotente è di non aver timore di chiedere aiuto. Non giustificate la violenza MAI. E non pensate nemmeno per un momento di “meritare” le prevaricazioni: il senso di colpa che vi viene instillato è solo una strategia di manipolazione mentale volta a determinare dipendenza emotiva.
In caso di pericolo immediato, di seguito i numeri utili da contattare:
– Numero Nazionale Antiviolenza: 1522 (attivo 24 ore al giorno, totalmente gratuito sia da rete fissa che mobile);
– Carabinieri: 112;
– Polizia di Stato: 113;
– Servizio di emergenza sanitaria: 118.