NOCI – Riparte la tanto desiderata stagione agonistica del triathlon 2020. Diverse le gare nella giornata di domenica 6 settembre. A Civitanova Marche, nella prima edizione del “Triathlon Sprint No Draft Atipico”, gara a partecipazione gratuita su stretto invito, hanno esordito 200 triatleti (100 uomini, 100 donne e 20 paratriatleti) con vittoria targata O3TT a firma del giovanissimo Federico Di Pietro, new entry in casa O3 che seguito da Georgetti del T.D Rimini, con Santarelli e Trussardi a seguito.
La passione per il triathlon mi é stata indirizzata dal mio allenatore di nuoto Diego Santoro che è anche triatleta e praticava questo sport già da anni e quando ho partecipato al primo ritiro a inizio stagione con lui, ha subito visto in me una certa predisposizione nella corsa quando facevamo la solita corsetta di risveglio muscolare della mattina. Da quel momento in poi – continua Federico – mi ha incanalato in questo sport unendo quindi a un buon nuoto anche una corsa e una bici solida lavorandoci negli anni anche se per la bici ovviamente volendoci molta più esperienza mi ci è voluto molto più tempo.
La preparazione per uno sprint inizia dai primi di gennaio con lavori generali e poi piano piano sempre più con lavori specifici e intensi arrivando a fare anche 17/18 allenamenti a settimana quindi anche con 3 allenamenti al giorno. Questa stagione è stata molto strana per la causa che tutti sappiamo e per me come tutti è stata dura dal punto di vista mentale e della preparazione perchè ho passato due mesi facendo solo rulli e corpo libero tutti i giorni senza quindi poter nuotare e correre. Tutti i mali però non vengono per nuocere perchè quei due mesi di concentrazione solo sulla bici mi hanno fatto fare un salto di qualità notevole che poi da maggio in poi ho trasformato in strada. In ogni caso la preparazione non è solo allenamento, ma è tutta la giornata 24h su 24 perché, comprende alimentazione, massaggi, integrazione e tutti i dettagli che poi insieme fanno la differenza.
Quando ho tagliato il traguardo ero primo, ma non essendo molto lucido ed avendo per la prima volta gareggiato con la modalità “rolling start” di batterie da 5 atleti ogni 10”, bisognava aspettare l’arrivo di tutti i partecipanti essendo appunto a cronometro; però ero abbastanza sicuro di aver fatto bene ed aver fatto almeno un podio assoluto.
Quando ho guardato la start list mi sono saltati all’occhio i primi due atleti prima di me col punteggio rank migliore del mio e vedendo che comunque erano di due squadre molto forti a livello nazionale è salita ancor di più l’adrenalina.
In futuro ho come obiettivi principali i campionati italiani di aquathlon a Recco il 12 settembre e i campionati italiani di triathlon sprint a Lignano Sabbiadoro il 26 settembre e poi una serie di gare di passaggio un pò sparse in tutta Italia. Essendo questi due, gli ultimi anni di under 23 che servono per passare al mondo dei professionisti il mio sogno è fare questo passaggio cercando di dare il 100% ogni singolo allenamento e ogni singolo metro.
Ringrazio il supporto del mio sponsor Arena e della mia nuova società OTRÈ TT e i miei allenatori Diego Santoro e Stefano Repaci.
Contemporaneamente a Civitanova, nella stessa mattinata, gli otrini Verio Scattarelli e Tony Esposito erano impegnati nel Triathlon Internazionale di Mergozzo (VB), nella distanza 70.3 (1,9 km nuoto, 90 km bici, 21 Km corsa) con un ottimo 25° posto assoluto per Tony in una gara storica di richiamo internazionale.
Ezio Tursi, altro nuovo ingresso per l’Otrè Triathlon Team, milanese, alla sua prima partecipazione del 70.3 di Arona Cosa ti ha avvicinato a questo sport? Il mio amico Marco, già triatleta da 3 anni Come si riesce a far coincidere sport, lavoro e famiglia? Per me che faccio l’avvocato con uno studio professionale è difficile. Si cerca di far coincidere le pause pranzo o si parte il mattino presto. Fortunatamente ho una famiglia sportiva che mi supporta , accompagnandomi Che importanza dai alla concentrazione mentale, in particolar modo in situazioni difficili che sia allenamento o gara? Fondamentale. Soprattutto per me che a 43 anni ho affrontato il mio primo 70.3 . Gara di endurance importante … i muscoli da soli non bastano. Ci vuole testa e forza di volontà Quanto contano l’istinto e la tattica nelle gare? In gare di lunga durata va sicuramente fatta una tattica Come ti sei trovato a partecipare al 70.3? Bello, ma duro Che tipo di allenamento hai svolto? 6 giorni su 7 … 2 giorno nuoto, 2 corsa 2 bici Hai un sogno legato al triathlon? Nessuno in particolare. L’ho sto facendo diventare un sano stile di vita … e per me che affronto quotidianamente stress anche una sana valvola di sfogo.