BARI – Questa mattina la Guardia di Finanza ha disposto delle perquisizioni nei confronti di sette persone indagate nell’inchiesta sulla realizzazione e sull’allestimento della struttura per le emergenze Covid, nonché realizzata circa un anno fa nella Fiera del Levante di Bari.
Precisamente la Procura di Bari, coordinata dal procuratore Roberto Rossi con l’aggiunto Alessio Coccioli, ha disposto le perquisizioni nei confronti di Francesco Girardi di Acquaviva delle Fonti, Antonio Illuzzi di Giovinazzo, Luca Ciro Giovanni Leccese di Foggia, Domenico Tancredi di Altamura, Sigismondo Zema di Bari.Tra i perquisito figura il nocese imprenditore Donato Mottola. Questi sono imprenditori e tecnici accusati a variotitolo di corruzione e turbativa d’asta.
Questa mattina è stata anche disposta la perquisizione al funzionario della Regione Puglia Antonio Mercurio di Grumo Appula, quale responsabile unico del procedimento per la realizzazione dell’ospedale Covid nella Fiera di Bari; quest’ultimo risulterebbe indagati per turbativa d’asta e falso.
Sempre la medesima inchiesta ha portato ieri all’arresto del Capo della Protezione civile pugliese,Mario Antonio Lerario, in carcere per essere accusato dalla Procura del reato di corruzione e, peraltro, arrestato perché raccolto in flagranza di reato mentre intascava una presunta tangente da 10 mila euro da uno degli imprenditori.
L’Agenzia Ansa entra nello specifico dell’inchiesta, sostenendo che essa “riguarda la procedura di affidamento dei lavori e i costi di realizzazione, stimati inizialmente in circa 9 milioni di euro, poi lievitati a oltre 17 milioni”.