Dopo i due partecipatissimi incontri svoltisi nel Chiostro di San Domenico il 18 e il 28 novembre per rispondere a tutte le domande e ai dubbi dei cittadini sulla Tarip, è tempo di fare sintesi.
Come detto, dopo un anno di sperimentazione, a Noci entra nel vivo la Tariffazione Puntuale dei rifiuti (Tarip), sistema intelligente di tariffazione messo a punto da Navita srl, società che gestisce sul territorio il servizio di igiene urbana e che utilizza l’innovativo modello “Kayt”, attraverso il quale sarà possibile tracciare i rifiuti per numero di conferimenti, consentendo ad ogni utente di conoscere in tempo reale la percentuale di quanto prodotto. Una vera rivoluzione green che ricompenserà i comportamenti virtuosi di chi differenzia correttamente, fortemente voluta e sostenuta dall’Amministrazione Comunale.
Tuttavia, come è normale alle soglie di ogni grande cambiamento, restano i dubbi, le incertezze e gli interrogativi irrisolti, soprattutto da parte di quei cittadini che non hanno potuto prendere parte agli incontri. Così, con l’Assessora all’Ambiente Anna Martellotta, proviamo qui a sintetizzare le risposte alle diverse domande poste attraverso i social o posta elettronica.
Assessora, secondo lei i nocesi sono pronti ad affrontare questo cambiamento?
Dopo l’introduzione del “porta a porta” a Noci, ci siamo resi conto che, negli anni, i cittadini hanno imparato a differenziare. Questo ci porta a ritenere che i nocesi sono pronti a fare un ulteriore passo in avanti in materia di smaltimento dei rifiuti, passando dalla Tari alla Tarip, una tassa più equa e vicina a cittadini. Difatti, il nuovo sistema adotta un criterio di giustizia “socio-ambientale”, poiché consente di premiare i comportamenti virtuosi, di quei cittadini che differenziano tanto e bene, penalizzando invece chi non fa o fa male la raccolta differenziata.
Come si giunge a questo importane cambiamento?
Il lavoro che ci ha portati a questo punto oggi è stato lungo e articolato, caratterizzato dal confronto con l’Ufficio Ambiente del Comune di Noci, la Polizia Musicipale, con la società Navita, con Innova Ambiente che cura lo sviluppo tecnologico dei dati, con Gestione Servizi che si occupa dei tributi minori e, ovviamente, con i cittadini. Abbiamo analizzato i diversi sistemi utilizzati a livello nazionale, a dire il vero non molti, in modo tale da trovare quello più confacente alle esigenze e agli obiettivi della nostra comunità. Devo dire che grazie alla collaborazione di tutti coloro che hanno creduto in questo progetto, e che ringrazio, il risultato ottenuto è apprezzabile. Partendo dall’analisi della banca dati raccolti, è stato possibile confrontare il ruolo Tari degli utenti con il flusso dati rinveniente dai conferimenti registrati attraverso il tag che gli operatori leggono con il proprio orologio elettronico sui mastelli al momento del ritiro. Quindi sono stati allineati i ruoli Tari con i conferimenti effettivi, per verificare le criticità esistenti e avviare una serie di controlli a campione. Quindi abbiamo chiesto alla società Navita di trasmetterci in tempo reale i dati per verificare che il sistema di lettura dei tag funzionasse correttamente. Infine abbiamo scelto, tra i modelli di calcolo da applicare, il cosiddetto “modello Keyt”, seguendo l’esperienza di Bitetto, realtà molto simile alla nostra.
In cosa consiste questo “modello Keyt”?
Premetto che siamo partiti dalla convinzione di non voler adottare un sistema di tariffazione basato esclusivamente sulla quantità di residuo secco prodotta. Avevamo a disposizione due modelli: il “modello Payt” (paghi per quello che butti) e il “modello Keyt” (conosci quello che butti). Abbiamo optato per il secondo, perché è nostro interesse evitare che i “furbetti” possano aggirare i controlli evitando di esporre i mastelli del residuo secco una volta superato il tetto massimo di conferimenti, alimentando così il fenomeno dell’abbandono illecito, magari lungo le strade delle nostre campagne. Il modello Keyt, più evoluto e maturo, ci costringe invece a differenziare bene ogni tipologia di rifiuto, andandone a valorizzare la qualità e la purezza, affinché esso sia una risorsa per la comunità; parallelamente disincentiviamo la produzione di rifiuto indifferenziato, che al contrario rappresenta un costo. In questo modo, il cittadino virtuoso vedrà riconosciuto uno sconto in bollettazione sulla parte variabile della tariffa, mentre gli utenti che avranno ricevuto un bollino rosso per difformità di conferimento o titolari di sanzioni per abbandono illecito pagheranno di più.
Insomma… chi sbaglia, paga: una vera e propria rivoluzione.
Esattamente. Sono molto orgogliosa del lavoro sin qui fatto, perché con l’avvio della Tarip a Noci, potremo raggiungere un duplice risultato: premiare i cittadini virtuosi con sconti in bollettazione sulla parte variabile della tariffa e ottenere un rifiuto differenziato più puro, facilmente riciclabile, che sia una risorsa per tutti. La Tarip è una best practice che ogni Comune che ha a cuore la questione ambientale dovrebbe adottare. Con orgoglio, che condivido con tutta l’Amministrazione Comunale, possiamo dire che Noci è tra i primi Comuni in Italia a mettersi in gioco, accettando una sfida così importante.
Ci sono stati due incontri pubblici, che avevano lo scopo di preparare i cittadini a questo cambiamento. Quale il bilancio?
Il cammino della nostra comunità verso un futuro a trazione virtuosa nella gestione del ciclo dei rifiuti continua nella giusta direzione. La partecipazione dei cittadini ai due incontri del 18 e 28 novembre è stata numerosa e degna di nota, per la qualità del confronto che ne è emerso. Ricordo che siamo in una fase sperimentale e, a partire dal 1 gennaio, partirà a pieno regime la tariffazione puntuale solo per le utenze domestiche residenziali.
Abbiamo partecipato, lo scorso 28 novembre, alla 29^ edizione di “Comuni Ricicloni” 2022, che rappresenta non solo un momento di festa per la premiazione di tanti sforzi in campo ambientale, ma diventa anche una fondamentale occasione di approfondimento in tema di raccolta differenziata e riciclo per gli amministratori. Noci è stato nominato come comune virtuoso per essersi avviato sulla strada della tariffazione puntuale, utilizzando il “modello Keyt”. Ora sta a noi utilizzare questo strumento, e sono certa che i nocesi saranno all’altezza anche di questa sfida.