Il 4 agosto scorso, un tragico incidente ha colpito una famiglia in vacanza a Noci, lasciando un’amara lezione sulla mancanza di risposta del servizio medico in caso di emergenza. Domenico, un uomo di 92 anni originario di Noci e residente a Bolzano, ha perso la vita dopo essere scivolato da una scala esterna di un trullo e ferendosi gravemente. Nonostante la famiglia abbia chiamato il numero di emergenza, il 118, ben sei volte e il 113 una volta, nessuna risposta è giunta dalla centrale operativa.
Sorprendentemente, la famiglia di Domenico ha dovuto prendere una decisione drastica e portare l’anziano al presidio ospedaliero di Noci per garantirgli le cure necessarie. Tuttavia, anche di fronte al medico di turno, la situazione è stata caratterizzata dalla stessa mancanza di risposta del servizio medico. Il medico, per poter effettivamente prendere in carico il paziente e trasportarlo in ambulanza, aveva bisogno di un’autorizzazione del servizio medico stesso. La famiglia, disperata, ha cercato nuovamente di contattare il numero di emergenza, ma ancora una volta non ha ottenuto alcuna risposta tempestiva.
Purtroppo, Domenico è spirato poco dopo a causa delle gravi lesioni riportate. Questo triste incidente e l’incredibile mancanza di risposta del servizio sanitario mettono in luce una serie di interrogativi sul sistema di emergenza sanitaria pugliese e sulla capacità delle autorità locali di affrontare situazioni di emergenza in modo adeguato.
La famiglia di Domenico, ma anche molte altre persone che hanno appreso di questo caso, si chiedono cosa sia andato storto nel sistema sanitario delle emergenze. Come può essere possibile che nessuna delle numerose chiamate fatte dai familiari di Domenico sia stata presa in considerazione? Perché il servizio medico non ha risposto in tempo e, successivamente, perché non ha autorizzato il medico di turno a prendere in carico il paziente?
Il Presidente Michele Emiliano, l’Assessore Rocco Palese e le autorità competenti devono rispondere a queste domande urgentemente e agire di conseguenza per evitare che simili tragedie possano ripetersi in futuro. Un’indagine approfondita della Procura della Repubblica deve essere avviata per identificare eventuale dolo o colpa nell’evento.
La morte di Domenico è una grave perdita per la sua famiglia e per la comunità di Bolzano e di Noci. È fondamentale che venga fatta giustizia e che vengano apportate le necessarie modifiche al sistema di emergenza sanitaria per proteggere la vita e la sicurezza di tutti i cittadini. Non possiamo permetterci di sottovalutare l’importanza di un servizio di emergenza efficiente e affidabile. Ogni minuto può fare la differenza tra la vita e la morte.