Forse nemmeno Rocco lo sa, ma c’è un business delle locandine vintage del cinema. Ognuna può arrivare a costare diverse centinaia di euro. Chissà quale sarebbe il valore del mosaico di locandine di film erotici che il nostro Rocco Rinaldi, poliedrico concittadino, ha esposto nei giorni scorsi nel chiostro delle Clarisse.
La nostra redazione è passata per un saluto e da quanto abbiamo raccolto due aspetti ci hanno incuriosito: l’afflusso e la reazione del pubblico femminile. Rocco in realtà possiede centinaia di locandine. Quelle esposte, sul genere Commedia Erotica, sono solo una piccola parte. Moltissimi si sono affacciati per immergersi in quello che è stato l’eros nei decenni del secolo scorso.
Una reazione positiva verso l’iniziativa è stata soprattutto delle donne. Questa apertura, non scontata, invece è di grande valore. Quei cartelloni mostrano le curve, la procacitá, la sensualità della donna. Da qui a mostrare una donna oggetto è un attimo. E invece gli apprezzamenti femminili su quelle locandine dicono che l’erotismo è anche femminile, che le donne rivendicano un ruolo nell’eros. Il corpo è mio ed io partecipo al piacere.
In un periodo di femminicidi, ascoltare delle donne orgogliose, protagoniste e pronte a prendersi un ruolo attivo nella sessualità è una buona notizia. Un passo avanti verso la parità di genere. Il voto, il lavoro, lo svago, e adesso il sesso, non è solo o maggiormente affare maschile. Viva le donne, viva la loro piena libertà.