Barriere architettoniche, gradini e maleducazione creano difficoltà ai “soggetti speciali”

Da tempo l’amministrazione di Noci si è attrezzata al fine di rendere più agevole e meno arduo il cammino per le strade e l’accesso ai servizi pubblici più importanti. Nella nostra cittadina, tuttavia, sono ancora presenti dei reali elementi costruttivi che impediscono e contrastano il regolare procedere dei pedoni soprattutto quelli con gravi problemi di capacità motoria o sensoriale. Nella fattispecie è di qualche tempo fa la testimonianza di un nostro concittadino, il quale osservava sbigottito l’estremo sforzo di un anziano in carrozzina  per scavalcare, quasi fosse il Monte Everest, un marciapiede evidentemente troppo alto che rischiava di farlo cadere rovinosamente in  strada nei pressi dell’Ospedale. Tutto ciò fa riflettere e fa sorgere un pesante interrogativo: “Come mai nel 2015 si verificano ancora riprovevoli episodi di indiscusso impatto sociale e morale? L’accessibilità e l’adattabilità sono, secondo la Legge D.M. 236/89, due concetti chiave,  fondamentali per l’efficace costruzione di spazi e attrezzature di congrua sicurezza e autonomia. Ci chiediamo, alla luce di ciò, sulla necessità di rendere  agli individui con ridotta o persino assente capacità motoria  il più facile accesso agli edifici e a tutti i luoghi pubblici del nostro comune. I disabili non possono e non devono adattarsi alla città e ai suoi ostacoli, ma è la città che deve tendere loro la mano e accompagnarli nei loro “percorsi” di vita.

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