NOCI (Bari) – La società Otrè S.S.D. a r.l., domenica 6 dicembre, ha organizzato presso le piscine Wellness la seconda edizione della manifestazione di solidarietà: “OTRÈ Christmas swimming race 12h no stop”. Le sette squadre partecipanti a questa gara a staffetta, tra cui tre nocesi, si sono avvicendate in vasca per 12 ore consecutive, ciascuna dotata di un rilevatore di distanza. Vincitrice la squadra “Inalando cloro o sniffando sale clorato” che allo scadere delle lunghe 12 ore risulta aver percorso la distanza di 53400 metri e 1068 giri. Segue “Abbiamo toccato il fondo” che con 1061 giri e 53050 metri percorsi si aggiudica il secondo posto. Sul podio anche una squadra composta prevalentemente da nocesi: “A’ vist’ a chiss’ Otre’”, che hanno guadagnato la terza posizione dopo aver percorso 52550 metri. Ultimi, riconfermando la posizione dello scorso anno, i nocesi dell’Otrè Triathlon Team che hanno gareggiato con il nome “Snp Dream Team”: solo 920 giri e 46000 metri per loro. Al termine della manifestazione, durante la quale non sono mancate attività ludico-sportive organizzate dall’AVIS Noci destinate agli atleti in gara, agli accompagnatori e al pubblico, abbiamo rivolto alcune domande ai portavoce della squadra vincitrice Maurizio De Gironimo e Francesco Carrozzo.
Come avete scelto il nome della squadra?
Il nostro nome è “Inalando cloro o sniffando sale clorato”, che per l’occasione abbiamo modificato in un acronimo: ICOS SPORTING CLUB. Difficile spiegare il motivo della scelta, abbiamo lanciato su whatsapp un toto scommesse con una decina di nomi e questo è stato scelto a votazione dalla maggioranza.
Com’è composta la vostra squadra?
La nostra squadra è composta da 21 partecipanti anziché 24, principalmente master e un paio di atleti, provenienti in gran parte da Fasano.
Vi aspettate la vittoria? Qual è il vostro grado di soddisfazione?
No, assolutamente no. La vittoria è giunta inaspettata anche perché per tutti noi è stata la prima partecipazione a una manifestazione simile. Il grado di soddisfazione è quindi altissimo. Altissimo perché abbiamo vinto di circa 400 metri sulla seconda e inizialmente eravamo dietro di almeno 200 metri. Forse sulla carta eravamo un po’ deboli perché c’erano squadre con almeno tre o quattro agonisti, ma ci siamo difesi bene. Senza dubbio ci saremo anche il prossimo anno.
Quale pensate sia stata la difficoltà maggiore di questo tipo di gara?
La difficoltà è mantenere così tante ore. Abbiamo cambiato strategia più volte durante la giornata, però la difficoltà è tenere il grado di tensione elevato. Del resto se gareggi per vincere devi sempre tenere d’occhio le altre corsie, quindi spesso andavamo a vedere il tabellone per controllare le distanze. Poi chiaramente a livello mentale e fisico le 12 ore risultano massacranti.
Al contrario, quale credete sia stato il punto di forza della vostra squadra tanto da garantirvi la vittoria?
Dei cambi sistematici, ma soprattutto il gruppo e la sua unione.