NOCI – Partono oggi a Noci, come nel resto della regione, i saldi invernali 2016 che dureranno sino al 29 febbraio. Gli sconti e le offerte promosse dai negozi di abbigliamento sembrano non suscitare molto l’interesse dei nocesi che rimangono attenti sugli acquisti. «Dobbiamo iniziare a pensare ad un concetto diverso di acquisto e di saldi» afferma il presidente della sezione locale di Confcommercio Vito Casulli. «Per tutelare i clienti e i consumatori i negozianti devono pensare a lavorare tutto l’anno in maniera costante senza eccedere nelle percentuali di sconto. Io in primis sarei diffidente ad acquistare un capo con un prezzo ribassato di oltre il 60%. Se i capi di abbigliamento sono di buona fattura è giusto che il cliente che entra in un negozio negli altri periodi dell’anno non venga penalizzato rispetto a chi acquista durante il periodo dei saldi».
Per il presidente Casulli non ci dovrebbe essere molto squilibrio tra i due periodi. «Si corre il rischio di vedere ribaltata la situazione. I saldi devono fungere da valore aggiunto sia per i negozianti sia per i clienti. Negli ultimi anni, complice la crisi economica, si sta assistendo invece ad una metamorfosi dei saldi tanto da renderli, per molti, l’unico momento per effettuare acquisti». Mentre sulla polemica dei sotterfugi attraverso messaggi ed acquisti online Casulli non si scompone. «Dipende dal singolo caso, negozio per negozio. Anche a Noci ci sono attività che promuovono i propri prodotti attraverso le nuove vie di comunicazione, ma ciò non deve ledere il lavoro di tutta una categoria a vantaggio solo di pochi».
E chiede all’amministrazione comunale una proroga del periodo di saldi sino al 15 marzo. «Abbiamo inviato al Comune di Noci una richiesta di tolleranza sino a metà marzo perché a Noci, rispetto alle località costiere pugliesi, abbiamo più richiesta per quanto riguarda l’abbigliamento invernale». Rimane da vedere se l’amministrazione accetta la richiesta di “tolleranza”.
Infine, il presidente della Confcommercio Noci rilancia l’iniziativa promossa lo scorso anno presso l’amministrazione comunale per una ripresa economica del centro storico. «Dall’anno scorso abbiamo depositato al Comune una proposta che vedrebbe la riapertura di alcuni locali vuoti a pianterreno (ne sono stati censiti 43) situati nel borgo antico per rilanciare l’economia nella parte centrale della città». A detta di Vito Casulli Il meccanismo sarebbe semplice. Un proprietario concede a titolo gratuito per due anni ad un negoziante della zona che vorrebbe aprire uno show room il locale disabitato mentre questi si impegna a ristrutturarlo e pagarne spese e tasse per il periodo stabilito. A scadenza del biennio valutare se è il caso di stipulare un contratto di fitto (o di acquisto) o meno. «A distanza di un anno – spiega Casulli – non abbiamo ricevuto alcuna risposta».
Stando agli ultimi dati pubblicati, tra i paesi dell’Unione Europea l’Italia è quella che cresce meno. All’interno di questa la Puglia è in controtendenza e ciò fa sperare gli analisti (e gli esercenti). Nel frattempo però i nocesi non sembrano assaltare i negozi, ma Casulli è ottimista. «Penso che il 2016 sia un anno di lenta ma progressiva ripresa che ci fa ben sperare per la riuscita dei saldi. Dopo gli anni horribilis del 2013 e del 2014 dove abbiamo letteralmente toccato il fondo stiamo assistendo ad un graduale seppur minimo riscontro e questo mi fa pensare ad un anno leggermente positivo rispetto agli anni recenti».