In&Out il meglio e il peggio della settimana

NOCI – Secondo apputntamento con la rubrica In&Out in cui, con un sorriso sulle labbra, distinguiamo chi è andato bene e chi male durante la settimana. L’appuntamento di oggi è dedicato alla politica.

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Difficile questa settimana far salire sul podio qualcuno ma ci proviamo.

Mercoledi scorso si è celebrato il primo consiglio comunale del nuovo anno. La prima per il neo eletto consigliere Francesco Recchia che come un bravo scolaretto, visibilmente emozionato dopo le formalità di rito ha preso posto sugli scranni dell’aula consiliare. “Voterò secondo coscienza di volta in volta tutti i provvedimenti che riterrò giusti per la comunità e per la migliore efficacia amministrativa”. Queste le sue prime dichiarazioni pubbliche rese in aula dopo avere ringraziato tutti, rivendicando per il momento una “autonomia politica”. In una sua prima intervista ha dichiarato di “agire secondo coscienza collocandosi in una posizione politica indipendente per poter meglio capire le dinamiche politiche”. La scelta neutrale iniziale và certamente premiata, poiché dimostra buon senso. Evviva “l’Autonomia” , che però noi pensiamo sarà messa a dura prova nel breve volgere del tempo, essendo per alcuni “ago della bilancia”, in grado di spostare assetti politici attualmente esistenti. Noi per il momento auspichiamo che non diventi la “trottola” di nessuno, che stia soprattutto lontano da porte e finestre (data la stagione) ma soprattutto dagli spifferi delle correnti che circolano in seno al palazzo comunale. Prendersi il raffreddore, specie di questi tempi, caro consigliere è facile e basta un attimo. Per il momento AUGURI.

 

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Purtroppo pochi dubbi su chi far cadere giù dalla torre questa settimana.

Come un fulmine a ciel sereno nella mattinata di lunedì Paolo Negro comunica alla stampa ancor prima che agli organi ufficiali la notizia delle sue dimissioni dalla carica di consigliere prima del Movimento Schitulli, divenuto poi Gruppo Autonomo Indipendente.

“Ho deciso  di dimettermi perché ritengo la politica una cosa seria, in quanto tale va affrontata con passione, impegno e serietà”. Poi, elenca altre motivazioni quali: la già manifesta delusione, rivendica lealtà e correttezza nei confronti dei suoi elettori, gli immani sacrifici fatti e il tempo sottratto alla famiglia per poi affondare il colpo finale e mortale “ per una causa e per un’amministrazione in cui non credo più”.

Caro Paolo, perdonaci il tono confidenziale ma da “ illo tempore” ci conosciamo, avendoti apprezzato come valente calciatore quando indossavi la casacca biancoverde, e rincorrevi per campi spelacchiati i tuoi avversari della domenica onorando il nome e la maglia del tuo paese ed uscendo dal campo grondante di sudore, sapendo di avere dato il massimo.“Una vita da mediano” .

Proprio in virtù di tutto ciò appena scritto, ma anche per non offendere la nostra intelligenza, perdonaci….. non ci riesce proprio di comprendere e sposare la tesi delle tue dimissioni, ben sapendo, che specie in questa amministrazione ti è stato permesso di ricoprire ruoli importanti quale è un assessorato. Con l’affetto e la stima ti chiediamo di essere “franco” e di spiegarci realmente quale è stato il motivo (o la persona) determinanti per giungere alla difficile e sofferta (crediamo noi) scelta di rimettere il mandato avuto dai tuoi elettori. Aspettiamo speranzosi risposte.

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