NOCI – Lo scorso fine settimana è arrivato nel calcio italiano di serie B il cartellino verde, una sorta di cartellino al contrario che non punisce ma premia, regolarmente assegnato dall’arbitro. Se quello giocato domenica 17 gennaio al De Luca Resta fosse stato un match di serie B, con buona probabilità l’arbitro avrebbe lasciato nelle sue tasche il nuovo cartellino, dato il clima di tensione e nervosismo che si è accesso progressivamente nei minuti di gioco. Una partita che sì non avrebbe meritato nessun verde, ma di colori ne ha visti tanti tra ammonizioni ed espulsioni e soprattutto tra i fiocchi bianchi di una neve che ha strizzato l’occhio agli studenti che l’indomani sarebbero restati a casa, ma che è scesa pesante sui giocatori biancoverdi che non ce l’hanno fatta a conquistare i tre punti, forse in parte frenati da questa.
In questa 18° giornata di campionato, ben tre gare del Girone A categoria Promozione sono state rinviate per maltempo: Ascoli Satriano – Monte Sant’Angelo, Foris Altamura – Sporting Ordona, Polimnia Calcio – Virtus Bitritto. Al De Luca Resta invece il match degli undici del Real Noci contro il gigante Cerignola ha avuto luogo, calcio di inizio alle ore 14.30. Mister Perillo schiera un 4-4-2: Netti in porta, difesa affidata a Lucia, Mangini, Pascullo e Recchia, nel centrocampo Calicchio e Laera e sulle fasce D’Onghia e Lippolis, in attacco i bomber Salatino e Salvati. Con questa formazione il Real Noci affronta la capolista, l’Audace Cerignola, che già al 6’ trova il gol del vantaggio con Schiavone. Il Noci è pronto a reagire, a contrastare il temibile nemico e ci prova all’8′ con l’azione di Salvati che viene però deviata. Il Cerignola appare pericoloso, crea occasioni, mentre inizia a scendere una neve che rallenta il gioco, che rende il terreno scivoloso, che vorrebbe togliere le speranze ai biancoverdi che lottano con le unghie e con i denti. La fortuna sembra non essere dalla loro parte: il laterale D’Onghia della compagine biancoverde al 25′ viene espulso per doppia ammonizione, causa presunti gesti offensivi. Salvati ci prova ancora ad invertire le sorti della partita ma non c’è verso. Ci prova anche Salatino, fermato con un fallo dal portiere. I biancoverdi chiedono il rigore, l’arbitro salentino non concede, la tensione sale e mister Perillo è espulso.
Inizia la seconda frazione di gioco, pare che la neve abbia smesso di cadere, ma pare anche che l’andamento della partita non sia cambiato: l’Audace Cerignola mette al sicuro il suo risultato con il un secondo gol. Un gol che i nocesi contestano, ma considerato valido: 0 – 2 per gli ospiti. Nel secondo tempo, inoltre, si registra l’espulsione del gialloblu Lasalandra, altro cartellino rosso di giornata. Tra ammonizioni e neve, però, il cartellino verde, forse, non lo avrebbe meritato nessuno, forse non ci sarebbe nessuno da premiare. E secondo la squadra nocese di certo stavolta non andrebbe premiato l’arbitraggio, poco giusto tanto da vanificare il gioco dei biancoverdi che a testa alta e con determinazione ci hanno provato a sconfiggere il peggior rivale, ora a 50 punti, + 20 della seconda. E intanto scenda la neve fredda ed innocente a raffreddare gli animi bollenti accessi da questo match e soprattutto da quel rigore non dato che avrebbe potuto incidere sull’esito, e di tanto.
Per avere un’idea più chiara, per comprendere le ragioni di questa partita persa sotto la neve che, rara, ha forse scelto il momento meno opportuno per cadere, abbiamo posto alcune domande al biancoverde Pier Giuseppe Salvati, che tuttavia ha scelto di non sbilanciarsi nelle sue dichiarazioni. Reticenze che possono dire molto, forse anche più di mille parole.
Netta sconfitta quella registrata domenica in campo. Curioso per altro ricordare che l’andata si concluse esattamente con lo stesso risultato, ma domenica le condizioni non erano forse quelle ideali per un match così importante in cui provare ad arrestare la capolista e guadagnare punti. Crede che il campo imbiancato sia stato particolarmente penalizzante? O crede che a penalizzare stavolta sia stato l’arbitro?
Il campo imbiancato era penalizzante per noi quanto per loro. A fare la differenza credo siano stati gli episodi: loro sono stati più bravi di noi a creare occasioni e fare i due gol. Personalmente cerco di non parlare mai dell’arbitro ma di capire noi in cosa possiamo migliorare.
Facendo un punto della situazione, ad oggi: 6 partite vinte su 18 giocate, la zona playoff si allontana, mentre si avvicina il ritorno della semifinale di Coppa, con l’Audace Cerignola che tornerà al De Luca Resta il 28 gennaio. Cosa secondo lei sarebbe necessario modificare per ottenere migliori risultati? E quanto crede stiano pesando le partenze che vi sono state di Colella, Palasciano, Clementini e Faccitondo?
Bisogna avere una mentalità diversa, essere concentrati per tutti i novanta minuti. Sappiamo che a dicembre c’è stato un ridimensionamento degli obiettivi prefissati a fine stagione e questo ha comportato la partenza di giocatori importanti, ma chi è arrivato non è da meno. Cercheremo dunque di combattere e di vincere ogni partita. A fine anno, poi, tireremo le somme.