NOCI – “Salvaguardare gli allevatori della Murgia Barese e Ionica e della Capitanata e valorizzare i prodotti caseari pugliesi quali eccellenze dell’agroalimentare locale da esportare in tutto il mondo”. Il presidente della Commissione Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia e il consigliere componente della stessa Commissione, Gianni Stea, lunedì 1 febbraio incontreranno un delegazione di produttori di latte di Noci, Putignano, Santeramo, Gioia del Colle, Mottola e Laterza per mettere a punto strategie comuni finalizzate a salvare aziende sull’orlo del collasso.
L’appuntamento è per le ore 10.30, prima dell’inizio dei lavori del Consiglio regionale. “Il problema – spiega Stea – è nel prezzo del latte, che ha raggiunto livelli inferiori ai costi di produzione. I caseifici pugliesi pagano il prodotto 38 centesimi al litro più la quota qualità che varia tra i 2 e i 3 centesimi. Gli allevatori chiedono, a ragione, che si raggiunga almeno il prezzo di 41 centesimi più la quota di qualità, dal momento che i costi di produzione si aggirano attorno ai 40 centesimi al litro. Si tratterebbe di avere insomma margini di guadagno pur minimi ma che permetterebbero la sopravvivenza di aziende diffuse sulla Murgia Barese e Tarantina e in Capitanata e che invece al momento sono costrette a chiudere. Si sta in pratica demolendo, con tutte le ripercussioni occupazionali del caso, una tradizione secolare per i nostri pastori e allevatori a scapito, oltre che della ecosostenibilità dei territori interessati dalla pastorizia, anche della qualità dei prodotti caseari, notoriamente punta di diamante dell’agroalimentare pugliese”.
Pentassuglia e Stea si fanno quindi promotori di un tavolo cui dovranno partecipare tanto gli allevatori quanto i rappresentanti dei caseifici: “Siamo certi – affermano – che è interesse comune trovare un punto di intesa in modo da mantenere su livelli di eccellenza tanto la qualità del latte pugliese, quanto quella dei suoi derivati e da potere tutelare il consumatore garantendo genuinità e alta qualità nei processi di lavorazione”