NOCI – Il sì è il contrario del no ed il giorno è il contrario della notte. Il bianco è l’opposto del nero ed il bene è l’opposto del male. La maggioranza governa e la minoranza controlla o fa opposizione. Sembra che anche i lettori di LeggiNoci.it sono cresciuti con questi punti di riferimento certi. Ma si sa, i tempi cambiano, il relativismo avanza, un pizzico di decadimento politico galoppante e siamo tutti un po’ disorientati. Quello che sta succedendo nel governo locale ci lascia tutti un po’ perplessi, almeno a noi che siamo cresciuti con la fermezza della chiarezza; se è SI’ è SI’, se è NO è NO.
Da qualche mese hanno fatto ingresso in consiglio comunale Francesca Gigante, che sostituisce il compianto Francesco Gentile, e Francesco Recchia, che sostituisce il dimissionario Paolo Negro. Entrambi i neoconsiglieri erano candidati nella coalizione che sosteneva Morea. Francesca Gigante era candidata nel PDL, poi scisso in NCD e FI, da sempre entrambi all’opposizione. Francesco Recchia proviene dal Movimento Schitulli, movimento che si è fermamente opposto al governo locale, tant’è che ha espulso Marino Gentile per avervi aderito. In considerazione dell’area di provenienza, del fatto che sono andati a prendersi un impegno davanti ai nocesi, del fatto che da chi si candida ti aspetti che si informa, partecipa e si interessa di politica tutto l’anno, non solo a ridosso del voto, in entrambi i casi dunque ci si aspetta che aderiscano alla minoranza. Ma siccome solo gli stupidi non cambiano idea, ci sta che uno di loro o entrambi si siano a nottetempo documentati sul “governo programmatico” e deciso di darvi apporto.
Ma purtroppo le cose sono andate nella direzione del terzo sesso, né maschio, né femmina. Entrambi si sono dichiarati né minoranza, né maggioranza. Hanno dato vita ad un originale nuovo Organismo Politicamente Modificato: il consigliere l’ambivalente. A volte vota con la maggioranza, a volte con l’opposizione e non è né l’una, né l’altra. È del tutto ovvio che ci saranno dei momenti di verità, in cui votare un bilancio o linee programmatiche, o altri passaggi ancora, determinerà gioco forza una posizione. Fino ad allora Noci può godersi tanta “creatività”. Con tutto il rispetto ci permettiamo di dubitare della loro paternità di questa scelta ambigua, che crea persino un pessimo precedente. La gestazione è loro, ma il padre chi è? Certo la minoranza ha poco da guadagnarci, l’asse Nisi-Morea invece sì.
Come cittadini pensavamo di essere pronti a tutto, invece i giochi politici ci hanno sorpreso ancora una volta. Perché questi sono giochi politici, vero? Chi ha sete di verità presto potrà fare un breve pellegrinaggio alla fontana di Lamadacqua…