NOCI – Veni, vidi, vici è la formula di successo anche dei campioni nocesi. Sabato 27, sull’ostico terreno di gioco dell’Orbos Capua, gli invincibili ragazzi della Pallamano Noci non hanno deluso le aspettative e hanno portato a casa una vittoria che ha il sapore di un sogno che diventa realtà. Adesso i giovani e prestanti biancoverdi sono ad un punto dalla promozione matematica in serie A1. Una vittoria decisiva mai vista a rischio durante il match di sabato nonostante il calibro dell’avversario, secondo nella classifica del girone: la prima frazione di gioco si conclude 13 – 17 e al fischio finale il tabellone segna 26 – 29. La prossima gara, altrettanto importante per l’accesso in A1, si disputerà il 12 marzo contro l’Altamura. È sempre sbagliato cantar vittoria prima del tempo, ma indubbiamente la compagine nocese può iniziare a schiarirsi la voce.
Per meglio comprendere le dinamiche della gara dello scorso sabato e per sondare il grado di soddisfazione della squadra, abbiamo intervistato il biancoverde Francesco Degiorgio (nella foto in alto).
Vorrei iniziare con il chiederle la preparazione fisica e mentale che ha preceduto il match di sabato.
Nonostante il periodo un po’ travagliato abbiamo preparato la partita contro il Capua come tutte le altre, con la stessa grinta, determinazione e sacrificio.
C’è stato qualche momento prima o durante la partita in cui avete temuto di non farcela a portare questa vittoria così importante?
Sapevamo che non sarebbe stata una partita semplice e che di fronte avremmo trovato un Capua agguerrito, visto che per loro questa partita rappresentava l’ultima spiaggia per provare a metterci in difficoltà. Eravamo tutti carichi e su di giri anche perché personalmente partite di una tale importanza sono sempre belle e molto stimolanti. Consapevoli di essere la capolista e consapevoli della nostra forza non c’è stato alcun momento in cui abbiamo pensato di non farcela. Forse il timore più grande é stato l’obiettivo così vicino che, a causa della poca esperienza di molti di noi, in alcuni istanti della partita ha provocato alcuni cali di concentrazione.
Quale crede sia il maggior punto di forza degli atleti del Capua e quale invece il loro tallone d’Achille di cui avete potuto approfittare?
Il Capua é una squadra molto fisica e non si arrende mai. Secondo me però la loro fisicità risulta essere un’arma a doppio taglio contro una squadra come la nostra, che facciamo della rapidità, del contropiede e del “gioco veloce” le nostre risorse migliori.
Credo sia retorico chiederle il grado di soddisfazione della squadra, chiaramente altissimo. Le chiedo perciò di esprimere un giudizio sulla sua personale prestazione.
Come sempre ho cercato di dare tutto me stesso e di dare un contributo alla causa della squadra, infatti citando le parole del nostro mister “solo dalle singole prestazioni individuali si può ottenere la miglior prestazione del gruppo”.
In un suo post di Facebook ha così commentato la vittoria: “Il nostro sogno continua ancora. Un altro piccolo tassello del nostro puzzle è stato inserito, ora ne manca solo l’ultimo”. Cosa si prova dunque ad essere ad un passo dal grande obiettivo e dal vedere il mosaico di sforzi e speranze finalmente completato?
Ovviamente é una sensazione bellissima e se ripenso ad alcuni anni fa quando sembrava che la pallamano a Noci stesse per “scomparire” mi sento ancora più orgoglioso. Per questo mi sento in dovere di ringraziare tutta la società, dal presidente al direttore generale e ai vari dirigenti, i quali hanno permesso che tutto ciò potesse accadere. Riportare la squadra del proprio paese nel posto che merita alimenta in tutti noi un grado di soddisfazione altissimo, compierlo poi con amici prima che compagni di squadra non ha prezzo.
Sarà pertanto decisiva la prossima partita: 12 marzo in casa contro l’Altamura. Come vi preparerete per questo incontro?
Con l’Altamura sarà il primo di quattro matchpoint, e certamente noi abbiamo intenzione di chiudere i conti già sabato 12 marzo e festeggiare con i nostri tifosi. Conoscendo mister Iaia penso che prepareremo la partita come se fosse una finale, con la stessa intensità di sempre.
Ultima domanda, ma la più importante: qual è il segreto di una squadra vincente come la vostra?
Penso che il nostro segreto sia l’unione e la solidità del gruppo. Ormai sono ben due anni che giochiamo assieme e si é creato il giusto feeling tra “senatori” e noi ragazzi. E in modo particolare sono grato ai “senatori” della squadra, i quali ci hanno aiutato molto in questi mesi sia dal punto di vista tecnico ma anche comportamentale.