NOCI – Nell’ultimo consiglio comunale di giovedì scorso ad essere dibattuti come ordine del giorno erano i punti riguardanti la conferma delle aliquote TASI per il 2016, e il piano finanziario annuale per la TARI. In merito alla tassa locale sui servizi indivisibili le aliquote sono dell’1,5‰ per le abitazioni principali e relative pertinenze come definite e dichiarate ai fini IMU censite in catasto nelle categorie A/1, A/8 e A/9; 2,3‰ per altri immobili e aree edificabili, con esclusione degli immobili di categoria D; 2‰ per i fabbricati di categoria D, esclusi D10; 0,8‰ per i fabbricati rurali strumentali. Le aliquote sono le stesse del 2015.
Ad accendere gli animi in consiglio comunale è stata l’espressione dell’assessore alla fiscalità locale Vittorio Lippolis per cui «relativamente alle imposte e le tasse comunali, le ultime disposizioni legislative non consentono agli enti locali di aumentare le proprie aliquote attualmente in vigore. Pertanto, la proposta deliberativa sottoposta all’approvazione del presente consiglio, attiene unicamente alla conferma delle aliquote TASI per l’anno d’imposta 2016». Secondo le opposizioni, Giuseppe Notarnicola (Udc) in testa, è vero che le imposte non possono essere aumentate, ma quantomeno consentire una minima riduzione. In modo particolare Notarnicola dice che «non è possibile effettuare nessun tipo di modifica, né in aumento né tantomeno in diminuzione, perché mancherebbe lo strumento, e lo strumento è il bilancio».
A questo sono seguite una serie di botta e risposta anche piccate tra maggioranza e opposizione. Per l’esponente di Noci per Nisi Fortunato Mezzapesa il cortocircuito burocratico che ha mandato al collasso l’attività degli uffici per una questione di tempi e regolamenti normativi non ha consentito di predisporre il bilancio previsionale. Inoltre il consigliere reputa «stucchevoli» le argomentazioni portate avanti dall’opposizione. «A questo – fa eco il sindaco Domenico Nisi – sono da aggiungere una diminuzione progressiva di circa 3milioni di euro in tre anni, che negli altri comuni hanno mandato in tilt gli uffici tributi e fatto schizzare alle stelle le aliquote TARI, mentre per noi è stato un vero e proprio sforzo importante aver mantenuto costante le aliquote». La votazione sulla conferma delle aliquote TASI vede 12 voti favorevoli, 1 astenuto e 4 contrari.
Il capitolo si ripete anche per la TARI. Il punto della tassa sui rifiuti solidi urbani viene portata in aula senza il parere dei revisori dei conti «che verrà allegato in seconda battuta», spiega il presidente del consiglio comunale Stanislao Morea. Conforti si esprime subito contrario sul modo di gestire le tasse locali da parte di questa amministrazione. Giuseppe Notarnicola invece esprime serie perplessità derivanti dall’avvio della raccolta differenziata porta a porta spinta che secondo il referente udiccino farà lievitare l’aliquota pro-capite. Recchia invita a non fare di questo voto una situazione politica perché mette in difficoltà tutte le amministrazioni. Mezzapesa invece sostiene che in caso di successive variazioni bisognerà intervenire con una variazione di bilancio. Alla fine di un batti e ribatti che ha messo sulle barricate tutte le opposizioni, decisamente contrarie, «non siete in grado di agevolare i cittadini», la maggioranza ha risposto con «non fate i populisti, pensate che noi non vogliamo ridurre le tasse ove fossimo possibilitati?», il voto per alzata di mano definisce 12 voti favorevoli e 5 contrari.