NOCI – Chi pensa alla scuola solamente come a quattro mura colme di banchi, sedie, cattedre e lavagne, non ne conosce il vero significato. Sedersi al proprio banco ed ascoltare l’insegnante non significa fare scuola, perché essa è un’istituzione educativa che va vissuta anche al di fuori di un edificio, toccando con mano il territorio circostante e arricchendo in tal modo il bagaglio culturale appreso sui libri.
Inseguendo questa idea di scuola attenta alla crescita personale e culturale dei ragazzi, le docenti della scuola dell’infanzia dell’I.C. “Pascoli-1°Circolo” di Noci, in collaborazione con la Biblioteca comunale “Mons. A. Amatulli”, hanno realizzato il progetto “L’arte nel territorio nocese”, coinvolgendo oltre 100 alunni, tutti di cinque anni, dei plessi Tinelli, Guarella, Lamadacqua e Seveso, accompagnandoli alla scoperta di alcuni monumenti storici del nostro territorio e di antichi mestieri nocesi ormai quasi del tutto dimenticati o modificati dal repentino cambiamento delle istanze sociali e del progresso tecnologico.
L’iniziativa si è svolta nel corso di marzo e aprile 2016, con incontri pomeridiani finalizzati ad un primo approccio con gli spazi e i servizi offerti dalla biblioteca, e volti alla scoperta di alcuni aspetti del passato del nostro paese. Infatti, grazie alle approfondite ricerche effettuate dal direttore della biblioteca Giuseppe Basile, i bambini hanno avuto l’opportunità di visionare fotografie e immagini del passato, riguardanti gli antichi mestieri e le differenti modalità di lavoro rispetto ad oggi, suscitando notevole interesse e curiosità, e consentendo loro di percorrere un viaggio alla riscoperta di tradizioni e modi di fare oramai lontani, ponendoli a confronto con le usanze attuali. Inoltre, si è raggiunto l’obiettivo di fornire ai piccoli interlocutori maggiori conoscenze riguardo i monumenti più significativi del nostro paese, in particolare della villa comunale, mediante la visione di cartoline e foto ritraenti la fiorente villa alle sue origini, e attraverso una visita guidata sul posto che ha entusiasmato i bambini, richiamando la loro attenzione sulle trasformazioni che questo ampio spazio ha subito col passare degli anni a causa degli innumerevoli interventi che hanno modificato gran parte della struttura originale.
In seguito agli incontri, le insegnanti hanno verificato le conoscenze acquisite dagli alunni attraverso un percorso specifico di rielaborazione verbale e grafica dell’esperienza vissuta, attestando in tal modo la validità dell’iniziativa promossa dalla scuola.
Il positivo riscontro ottenuto dal progetto ha reso orgogliose tutte le docenti che hanno fortemente desiderato la realizzazione di questa iniziativa per amore dei propri alunni. «L’esperienza ha rappresentato un’ulteriore opportunità di crescita educativa-formativa e, soprattutto, ha dimostrato come l’alleanza tra scuola ed altre istituzioni, in questo caso la biblioteca comunale, sia fortemente auspicabile. La possibilità, già nei primi anni di scolarizzazione, di “vivere” la Biblioteca come luogo di conoscenza, come spazio culturale ma anche didattico, pone le fondamenta per la costruzione di un legame profondo con una istituzione territoriale particolarmente importante per la crescita sociale non solo del singolo ma di un’intera comunità» ha affermato l’insegnante referente Dora Villino.
Ma i bambini non sono stati i soli ad imparare qualcosa di nuovo. Infatti, spesso hanno stupito gli adulti con rilevanti domande e riflessioni. A tal proposito, come il direttore Giuseppe Basile ha raccontato a LeggiNoci.it: «Inizialmente ero un tantino scettico, perché trattandosi di bambini di cinque anni avevo timore di non riuscire a catturare la loro attenzione, invece sono stato sorpreso di aver incontrato bambini interessati agli argomenti, molto ricettivi, con buon senso critico e con un forte senso di appartenenza al proprio paese. E’ proprio vero che non si smette mai di imparare».