NOCI – Nella giornata di ieri i Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Bari hanno dato seguito ad un provvedimento di sequestro preventivo – emesso dal G.I.P del Tribunale di Bari su proposta della Procura della Repubblica barese – nei confronti della TRA.DE.CO. S.R.L. una società con sede ad Altamura operante nel settore dello smaltimento dei rifiuti, e del suo rappresentante legale Giuseppe Calia. Secondo quanto ricostruito dall’organo inquirente, il legale rappresentante della società avrebbe contabilizzato fatture relative ad operazioni inesistenti per oltre 5 milioni di euro ed avrebbe indebitamente detratto imposta sul valore aggiunto (IVA) per più di 1 milione. La vicenda trae origine da una verifica fiscale su un giro di fatturazioni principalmente riconducibili a fittizi contratti di sponsorizzazione con numerose associazioni sportive dilettantistiche locali e nazionali.
Dall’esame documentale è stato altresì acclarato che la TRA.DE.CO. srl nel corso degli anni, aveva operato e certificato ritenute fiscali ai propri dipendenti omettendone però il relativo versamento all’Erario, per un ammontare complessivo di oltre 1,5 Milioni di Euro. Ben 265 lavoratori sono risultati avere una posizione fiscale – contributiva sostanzialmente “irregolare” a causa del fatto che la TRA.DE.CO. aveva persino omesso di operare e quindi di versare le relative ritenute come è emerso dalla copiosa documentazione extracontabile, acquisita al riguardo. Pertanto è stato disposto il sequestro preventivo nella misura per equivalente fino a concorrenza di oltre 3 milioni di euro, che è stato eseguito su beni mobili e immobili della società e dell’indagato a Bari, Altamura, Santeramo in Colle, Roma, Milano, Modena, e Siena.
La Tra.De.Co srl è la società che in questo momento sta operando il servizio di raccolta dei rifiuti anche a Noci perché vincitrice di gara d’appalto dell’Aro Ba/6 a cui il comune afferisce. «Il provvedimento emesso dalla procura non intacca il rapporto che tutt’ora intercorre con la società affidataria del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani su Noci, – dice il sindaco Domenico Nisi – anche perché al momento non sappiamo se il sequestro dei beni è stato emanato con facoltà d’uso in quanto trattasi di servizio pubblico. Il rapporto andrà avanti sino al 31 maggio, data di scadenza dell’ordinanza sindacale. La questione riguarda principalmente l’Aro dalla quale non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione. Noi stiamo seguendo da vicino l’intera vicenda e siamo comunque a lavoro per far sì che non si creino disservizi per la comunità sempre nel rispetto delle norme e a tutela dell’ente».