Consiglio Comunale, approvato il bilancio di previsione 2016

NOCI – Tutti approvati i punti inseriti nell’ordine del giorno dell’ultimo consiglio comunale tenutosi giovedì 26 maggio. Alla fine di un laborioso lavoro d’assise (circa 6 ore) anche il bilancio di previsione è stato approvato scacciando i fantasmi della diffida inviata dalla Prefettura di Bari.

Se per i primi punti all’ordine del giorno riguardanti la verifica della quantità e qualità delle aree a fabbricati da destinarsi alla residenza, attività produttive e terziarie e determinazione del prezzo di cessione, e il piano triennale delle alienazioni 2016/2018, sono passate come se fossero delle mere prese d’atto, la discussione si è impantanata al terzo punto che ha riguardato il piano triennale delle opere pubbliche e l’elenco delle opere che l’amministrazione intende portare a termine entro quest’anno solare.

Spetta al sindaco Domenico Nisi elencare i progetti in itinere, in parte già descritti durante la presentazione alla cittadinanza il 20 maggio scorso, dei lavori da farsi in città tra cui, interventi alle scuole, l’accensione di un mutuo da circa 1 milione di euro per il ripristino delle strade urbane, riqualificazione dell’area ex piscina comunale e del centro polivalente Romanazzi, ristrutturazione della tribuna dello stadio comunale De Luca Resta, adeguamento del PalaIntini. Più in là sono previsti la conclusione dei lavori del ponte di via Keltz e bretella di collegamento tra Villaggio San Giuseppe e cimitero comunale, progetto di finanziamento per i laboratori urbani G-lan ed una ciclovia che colleghi i comuni della murgia dei trulli. L’opposizione incalza per tramite di Paolo Conforti (ncd) sul mancato prospetto (poi fatto recapitare in aula) del piano biennale di beni e servizi «mi riservo di verificare questo quadro» che invece era stato inserito nello schema triennale, e il mancato inserimento nel piano delle opere pubbliche dei lavori riguardanti l’illuminazione pubblica e preoccupazione per un piano sul rischio idrogeologico. In particolare Conforti lamenta la mancata partecipazione ad un bando promosso dalla Regione Puglia con un finanziamento pari a 117milioni di euro proprio per salvaguardare i territori pugliesi dalle inondazioni. «A Noci il vincolo idrogeologico esiste dal 1923 – risponde Fortunato Mezzapesa (NpN) – le colpe dei privati non devono ricadere sulla pubblica amministrazione». Dopo una serie di batti e ribatti il provvedimento passa con 10 favorevoli e 5 contrari.

La discussione in aula si accende quando si arriva a discutere del bilancio di previsione 2016 e bilancio previsionale pluriennale 2016/2018. Dopo la relazione di circa 9 pagine dell’assessore al ramo Vittorio Lippolis parte la manovra di ostruzionismo da parte dell’opposizione. La consigliera Angela Lobianco (Fi), lamentando che il provvedimento non fosse passato prima in commissione consiliare, chiede chiarimenti su punti precisi del bilancio analizzando di concerto con la responsabile di settore Margherita D’Alena, punto dopo punto i singoli capitoli di bilancio. Tutto è lecito ma la manovra ostruzionistica della rappresentante forzista ha sollevato qualche malumore all’interno dell’assise.

Ma non tutto il male viene per nuocere. Grazie all’intervento della Lobianco si scopre che l’amministrazione ha interesse a investire circa 15mila euro per affrescare il corridoio e la sala consiliare del palazzo comunale di via Porta Putignano. «Commissione affidata al compianto Mimì Fiorelli che purtroppo è deceduto alla quinta tela», confessa il presidente del consiglio comunale Stanislao Morea. Unanime invece la contrarietà per il mancato inserimento in cartella del parere dei revisori dei conti, «Ci sono le fotocopie consultabili qui in Comune» è la giustificazione di Morea.

Poi scatta la molla Giuseppe Notarnicola (Udc) che scaglia una vera e propria filippica nei confronti della giunta comunale rea, secondo lui, di aver portato investimenti su progetti lontani dal programma sottoscritto dal centro sinistra ad inizio legislatura: «mi sembra un bilancio molto spostato a destra», dice. «Non vedo più il voucher lavoro, 100mila euro per il PUG mi sembrano eccessivi mentre 25mila euro per il microcredito sono esigui». Poi fa una disamina politica: «si guardi bene sindaco, in questa occasione manca parte del PD (erano assenti Piero Plantone, e Lucia parchitelli che ha abbandonato i lavori dell’aula), e non è la prima volta. È un brutto segnale, un segnale che deve far riflettere». Poi girandola di interventi in cui si sono esposti anche Giuseppe Mastropasqua, Paolo D’Onghia e Anna Mrtellotta (assente il rappresentante di MPS Francesco Recchia). “Appoggio esterno” da parte di Francesca Gigante che in aula dichiara: «sono 6 mesi che sono in consiglio comunale. In questi mesi ho ascoltato tanto e penso di essere stata una buona uditrice. Oggi non verifico una visione politica ma di contenuto anche se rimango nella mia piena autonomia che mi porterà a valutare i provvedimenti di volta in volta». A questo punto Giuseppe Notarnicola propone tre emendamenti per “spostare il bilancio a sinistra”, ma l’operazione risulta inutile. Gli emendamenti in sede di approvazione di bilancio sono irricevibili.

A chiudere i lavori ci ha pensato il sindaco Nisi che apre il suo intervento con una vena sarcastica: «cos’è un indirizzo politico al bilancio? Dal mio punto di vista si è trasferito l’indirizzo politico all’interno del bilancio di un’intesa programmatica». E poi le risposte piccate all’opposizione. «Sono tre anni che continuate a dire le stesse cose. Stasera siete venuti a chiedere le stesse cose della volta scorsa dove abbiamo già fornito risposte. Capisco le considerazioni di carattere politico ma stiamo a ripetere le medesime questioni». E sul bilancio: «In tanti anni d’opposizione non mi è mai capitato di trasformare delle cose chiare in torbide». Infine a Notarnicola: «tu non puoi scaricare una tua inadempienza (Giuseppe Notarnicola è presidente della commissione bilancio) su di noi. Dovevi convocare la commissione quando hai avuto lo schema di bilancio, avevi tutto il tempo per farlo e non l’hai fatto».

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Ora l’attenzione è spostata sulla questione rifiuti e sull’incarico all’impresa affidataria del servizio di raccolta. Il 31 maggio scade la proroga del servizio formulata su ordinanza sindacale: «stiamo lavorando per il bene di tutti», la rassicurazione del primo cittadino.

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