“L’emergenza” dell’abbandono cani nel periodo estivo

NOCI – Siamo alle porte della stagione estiva, che piace soprattutto per il divertimento, le serate di musica all’aperto, gli eventi, le manifestazioni, le giornate in spiaggia e le gite fuori porta. Se per noi è la stagione del divertimento, meno lo è per tutti gli animali, soprattutto per i cani, che vengono abbandonati sul ciglio della strada, o in luoghi lontani e nascosti, per il peso che questo animale può dare alle famiglie, visto come un ostacolo del divertimento. Nonostante mancasse ancora un mese all’estate, intorno al 20 maggio scorso, un meticcio Golden Retriever, chiamato in seguito Axel, è stato abbandonato nei pressi della stazione di Noci, aspettando lì il ritorno del suo padrone. «Un cane con una richiesta di aiuto negli occhi» ci spiega Enza Ardone, presidente dell’associazione “SOS Adozioni4zampe”, giunta sul posto dopo numerose segnalazioni. «Lo abbiamo trovato sotto la panchina della stazione con un bicchiere di carta con dell’acqua e delle crocchette, triste e rassegnato, nell’attesa che il padrone ritornasse a prenderlo. Aveva un pelo pulito e pettinato, se non con qualche zecca. Abbiamo pubblicato sui social una sua foto nella speranza che si fosse smarrito e che qualcuno lo stesse cercando, ma non abbiamo ricevuto risposte». Oggi Axel si trova presso una pensione e condivide il box con un altro cane.

Questa storia può essere una delle tante che potremmo sentire nel corso di questa estate. Per combattere il fenomeno dell’abbandono, abbiamo chiesto sempre a Enza Ardone, alcune soluzioni per far fronte a questa criticità. «L’abbandono è legato non solo al fastidio che può dare un cane sulla strada, ma anche alla sicurezza. Il recupero di Axel è uno dei tanti e cade a fagiolo perché siamo alle porte di quella che è la stagione peggiore in caso di abbandono, perché la gente, proiettata alla vacanza e al divertimento, non sa dove mettere il cane e il più delle volte, lo lascia in campagna con la convinzione che lì possa vivere bene». Cosa fare quindi per non lasciare un animale a questo triste destino? «La soluzione è quella di rivolgersi al canile o all’associazione del posto, come per esempio la nostra, e chiedere un aiuto per trovare a quel cane una nuova destinazione. Sta poi all’associazione avere i mezzi e i meriti di aiutare la famiglia. Però non deve diventare un’abitudine. Noi subentriamo in casi estremi, solo quando la situazione è veramente grave e critica». Se invece non si ha la possibilità di portare il proprio cane insieme, è possibile lasciarlo momentaneamente o nelle pensioni private e casalinghe presenti nel nostro territorio, o rivolgendosi a dei volontari che aiutano le famiglie a gestire il cane quando i proprietari sono fuori. La soluzione migliore rimane comunque quella di portare il cane in vacanza con sé. «Malgrado la Puglia sia una regione che potrebbe vivere quasi ed esclusivamente di turismo, non è pronta ad accogliere in spiaggia la presenza degli animali. La Puglia è una delle poche regioni che ancora ha il divieto di animali in spiaggia, tranne per pochi lidi sensibili al tema, dove, in maniera del tutto privata e volontaria, i titolari permettono l’accesso agli animali, anche se questo comporta ulteriori costi. Purtroppo spiagge libere con l’accesso agli animali non ne abbiamo».

L’abbandono è un fenomeno che può essere combattuto anche dal senso di responsabilità che si ha nel momento dell’adozione. «Sono decisioni che devono essere prese non per capriccio. L’adozione del cane deve essere un’adozione responsabile che ti cambia e ti modifica la vita per i successivi vent’anni circa. L’adozione deve essere come l’arrivo di un bambino. Se si è responsabili, si è sicuri che il cane non verrà abbandonato, tanti problemi legati all’abbandono non ci saranno». Se manca questo, l’abbandono diventa «l’atto più incivile che un essere umano possa compiere, contro il quale non si hanno soluzioni. È l’ABC delle buone maniere ed è il gesto più vile che si possa fare. Una mente logica e responsabile, l’atto dell’abbandono non lo mette proprio in calendario. Chi è che pensa all’abbandono? Chi con superficialità e menefreghismo considera l’abbandono come una soluzione».

Per far fronte a questo l’associazione proporrà tra giugno e luglio una manifestazione in collaborazione con “Vivi la Strada” per sensibilizzare sul tema, cercando di dare un contributo a tutti quelli che si trovano in difficoltà. «Il mio messaggio è di “adozione” in tutte le sue forme» conclude Enza. «Bisogna adottare dai canili, dai rifugi e dalle associazioni del posto. L’importante è adottare facendo leva sul proprio senso civile e di responsabilità. L’adozione è spontanea e volontaria, senza obblighi. Se qualcuno decide di prendere un cane con responsabilità, l’abbandono non viene minimamente considerato». L’argomento è abbastanza delicato e merita attenzione. La stessa che l’associazione “Sos adozione a 4 zampe” nelle persone di Enza Ardone, Stefania Pace, Grazia Sgobba Palazzi, Lisa Notarnicola, Paolo Mancini, Flavio Pesce, Giuseppe Lopinto, Ezia Mansueto e Giuliana Gravina sta avendo per fronteggiare quella che sembrerebbe «un’imminente emergenza», rendendosi disponibili a prendersi cura degli amici cani in un periodo, quello estivo, molto particolare per loro.

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