Pressano – Noci: partita al cardiopalma, biancoverdi sconfitti di misura

NOCI – Sfuma negli ultimi secondi del big match delle 13.00 il sogno biancoverde di accedere alle ambite semifinali nazionali di pallamano U18, che saranno disputate questo pomeriggio. Dopo le due vittorie guadagnate ieri, la compagine nocese è scesa in campo sfoderando la giusta convinzione per affrontare gli avversari del Pressano.  I trentini, reduci di una stagione fantastica, hanno tutte le carte in regola per guadagnarsi il pass per la semifinale, ma devono fare i conti con un Noci incantevole che, punto dopo punto, stupisce il pubblico.

Purtroppo, però, la squadra biancoverde non è al completo: deve rinunciare a due “feriti in battaglia”: il capitano Degiorgio che, dopo l’infortunio di ieri, è costretto a restare in panchina e Converso a cui i cugini fasanesi hanno procurato una lussazione alla spalla. Eppure, i giovani nocesi di mister Iaia, rispondono a testa alta al gioco avversario. Ci mettono grinta e passione e inseguono i trentini senza concedere loro ampio vantaggio. È una partita che si potrebbe descrivere in molti modi, ma forse basterebbe dire “bella”. Le compagini si affrontano mettendo in campo un ottimo gioco e sin dai primi minuti si prospetta l’andamento di una gara tra due giganti pronti a lottare per il proprio obiettivo: 1 – 1, 1 – 2, 2 – 2, 4 – 3, 4 – 4, 5 – 4, 6 – 5, 7 – 6 e si procede così, con un continuo botta e risposta. È il Pressano a strappare l’ultimo punto prima della fine della prima frazione, che si conclude 17 – 16 per i trentini.

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Si riprende ed è il Noci il primo ad andare a segno: 17 – 17 e il risultato finale sembra imprevedibile. È un Noci fantastico, che ha l’appoggio di una numerosa tifoseria nonostante sia l’ora di pranzo. Il tabellone registra l’esito, continuamente cangiante, dei minuti di gioco. È il Pressano a condurre, ma il Noci gli sta con il fiato sul collo: 30 – 27, 31 – 28. Quando Vincenzo Laera, uno dei migliori in campo, viene espulso, la tensione per i nocesi sale alle stelle. 35 – 31 quando mancano cinque minuti alla sirena finale e il Noci, incredibile come non mai, impedisce che gli avversari incrementino il risultato e accorcia le distanze. Manca meno di un minuto quando sul 35 – 34 Noci guadagna il rigore. Sotto l’ovazione dei tifosi entra capitano Degiorgio, a lui l’onore e l’onere di tirare la palla. Purtroppo, è una storia senza lieto fine. Troppa la tensione per il nocese che tira addosso al portiere. E non c’è più niente da fare, arriva il fischio dell’arbitro e il Noci vede crollare il castello di speranze costruito con sudore e caparbietà. Un rigore fatale, ma in fondo, si sa, “non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore, un giocatore lo vedi dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia”, per dirla alla De Gregori. E di coraggio, altruismo e fantasia i giovani nocesi, oggi, hanno dimostrato di averne.

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